Protesta organizzata sulle due giornate di ieri e oggi, su iniziativa di Si Cobas e Adl Cobas con il sostegno dei Cobas Lavoro privato. Proteste da Bologna ad Ancona. A Parma “distrutte auto dei compagni”.
E’ in corso lo sciopero nazionale della logistica, articolato sulle due giornate di ieri e oggi, promosso da Si Cobas e Adl Cobas. In vista del rinnovo del contratto nazionale Trasporto-Merci, le due realtà sindacali autorganizzate hanno stilato “una piattaforma rivendicativa nazionale sottoposta alle associazioni padronali di categoria e al governo, chiedendo innanzitutto il riconoscimento della piena e formale titolarità nell’intraprendere la Contrattazione nazionale e alla stipula di accordi di valenza nazionale, in quanto organizzazioni di fatto maggiormente rappresentative del comparto”, fa sapere l’Adl. “Alcun tipo di risposta è stata ricevuta dalle realtà sindacali. Ciò non può che essere interpretato come un rifiuto a questa legittima richiesta. D’altra parte, un tale atteggiamento da parte del governo e delle associazioni padronali si inserisce pienamente nel tentativo di ristrutturazione dall’alto in senso neoliberista del mondo del lavoro e nel clima di attacco generalizzato ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire da quello alla democrazia e rappresentanza sindacale, di contrattazione collettiva e alla possibilità di sciopero”.
Il rinnovo del contratto “è l’occasione per sconfiggere le politiche padronali e dei sindacati a loro asserviti che vogliono imporre bassi salari, maggior produttività e flessibilità della forza lavoro”, scrivono i Si Cobas.
Alla mobilitazione aderiscono anche i Cobas Lavoro privato: “Appoggiamo la piattaforma rivendicativa dei sindacati di base che fra i punti più importanti chiede il superamento definitivo della figura del socio lavoratore; una maggiore salvaguardia della salute e sicurezza del/nel lavoro; migliorie all’orario di lavoro e adeguamenti salariali. Aderiamo alla piattaforma alternativa di rinnovo del contratto nazionale proposta da Adl e Sindacato Interconfederale cobas, che nelle assemblee lavoratrici e lavoratori hanno condiviso”.
L’organizzazione dello sciopero prevedeva di distribuire la protesta tra la serata di ieri e l’intera giornata di oggi. I sindacati coinvolti segnalano picchetti e blocchi delle merci in diverse realtà lavorative come Bologna (“Blocco all’Interporto, circa 700 lavoratori- raccontano i Si Cobas- stanno bloccando l’intera circolazione delle merci. È sciopero totale!”), Parma, Padova, Cesena, Prato, Genova, Sedriano, Carpiano, Pavia, Novara, Brescia, Bergamo, Roma e Ancona. Su Parma i Si Cobas segnalano che “questa mattina alle 6 una squadra di delinquenti è scesa da un furgone e ha distrutto una quindicina di auto parcheggiate dai compagni che erano un po’ distanti a chiudere le uscite dell’interporto di Parma. Non solo spranghe e coltelli per scuarciare le gomme ma con un camion hanno rotto le auto”.