Acabnews Bologna

Sanatoria, via libera ai permessi dopo la circolare del Viminale

Stamattina presidio in Piazza Roosvelt, delegazione a colloquio con i responsabili di Prefettura e Questura, che hanno preso precisi impegni

25 Giugno 2011 - 22:30

> Il report del Coordinamento Migranti di Bologna e Provincia

Questa mattina decine di migranti hanno dato vita a un presidio di fronte alla Prefettura di Bologna nell’ambito della mobilitazione nazionale, lanciata dagli Stati Generali della precarietà, contro il razzismo istituzionale e contro la legge Bossi-Fini. La mobilitazione ha avuto luogo in decine di città italiane, da Palermo a Brescia, da Napoli a Trieste, per denunciare ancora una volta una legge che rende i migranti più ricattabili, e in questo modo produce una precarizzazione che riguarda tutti.

Nel corso del presidio, una delegazione del Coordinamento Migranti Bologna ha avuto un incontro con i responsabili di Questura e Prefettura per avere risposte alle 10 domande poste lo scorso 19 maggio, dopo una serie di assemblee con i lavoratori e le lavoratrici migranti. A queste domande sono seguiti finalmente risposte e impegni precisi:

Ora sappiamo che all’interno degli uffici di Questura e Prefettura oggi ci sono oltre 15.000 permessi di soggiorno, il 20% sul totale dei migranti residenti. Rispetto alla sanatoria truffa del 2009, su 6.514, 5.429 si sono concluse positivamente. Oltre 1.000 sono ancora ferme a causa dell’indecente balletto tra istituzioni dello Stato che ha imposto prima la circolare Manganelli, poi impedito – fino a ieri – l’attuazione della sentenza del consiglio di Stato che la annullava.

Questura e prefettura, in seguito alle richieste, si sono impegnate a:

– Consegnare tutti i permessi con decorrenza a partire dalla data di validazione.

– Adottare nuovi strumenti informativi, compresa la riapertura di un punto informativo per i migranti. Ci aspettiamo la traduzione dei documenti più importanti, e un personale adeguatamente formato.

– Aprire una comunicazione diretta con l’Università, al fine di acquisire in tempo utile tutti i dati necessari per le pratiche di rinnovo degli studenti migranti;

– Riaffermare pubblicamente la piena validità della ricevuta che attesta la domanda di rinnovo dei permessi di soggiorno presso tutti gli uffici pubblici e ai fini della ricerca lavoro;

– Rilasciare permessi di soggiorno che abbiano la massima validità possibile, utilizzando in questo senso la discrezionalità di cui godono.

Sanatoria truffa:

Questura e prefettura si sono impegnate a procedere d’ufficio al riesame di tutte le pratiche ancora ferme a causa di queste incertezze, sebbene la situazione sia complicata dal fatto che la circolare emessa ieri dal Ministero dell’Interno attribuisce solo al datore di lavoro la facoltà di chiedere il riesame delle pratiche già rigettate. Il Ministero dell’Interno ha ancora una volta preso le parti dei truffatori, consegnando di nuovo ai datori di lavoro il potere di chiedere soldi in cambio della riapertura delle pratiche. Questo mentre in tutta Italia sono migliaia i casi di truffe ormai note a tutti. Per questo abbiamo espresso ai referenti locali del governo il nostro allarme verso una situazione che può di nuovo esplodere.

Durante l’incontro è risultato chiaro che è la legge Bossi-Fini la causa principale dei problemi che vivono i migranti, chiamati clandestini e irregolari da un governo che non rispetta alcuna regola. I rappresentanti delle istituzioni ci hanno anche comunicato che i permessi umanitari concessi per l’emergenza nordafricana non danno diritto al lavoro, così che a breve migliaia di nuovi migranti si ritroveranno in una situazione di clandestinità. Tutto questo non solleva però le istituzioni locali dalle loro responsabilità: noi vigileremo sul rispetto degli impegni presi. Tutto questo non solleva nemmeno dalle loro responsabilità politiche tutte quelle associazioni, uffici, sindacati, che sono al corrente di queste situazioni e sono rimaste in assoluto silenzio in queste settimane, pensano si possano risolvere nel chiuso degli uffici. Da oggi, grazie alla mobilitazione in prima persona dei migranti, con tre assemblee pubbliche e due presidi, sappiamo finalmente quali sono i numeri e abbiamo ottenuto impegni per migliorare la vita di tutti i migranti e tutte le migranti.