L’assistenza religiosa nelle strutture sanitarie è costata, a livello regionale, quasi nove milioni di euro negli ultimi quattro anni. Perchè? “E’ terapeutica”.
Se qualcuno pensa che l’assistenza religiosa fornita dai sacerdoti nelle strutture sanitarie sia un’attività di volontariato, sbaglia. E di grosso. Negli ultimi quattro anni le Ausl dell’Emilia-Romagna hanno speso 2,2 milioni all’anno per questa voce, dunque quasi nove milioni di euro in totale. Sono le cifre fornite oggi dalla Regione, a cui fa capo la legge del 1989 che regolamenta il “settore” e prevede sia ogni Ausl a siglare convenzioni con le rispettive diocesi o altre congregazioni religiose. Illuminante il commento della Curia di Bologna, che replica così a chi contesta questa voce di spesa mentre la sanità subisce tagli continui: “L’assistenza religiosa? E’ terapeutica”. Quando si dice “l’oppio dei popoli”…