Acabnews Bologna

Sabato niente consegne, nuovo sciopero dei ciclofattorini

Riders Union: “La paga si è drasticamente ridotta, diversi colleghi sono stati licenziati con motivazioni ridicole e le aziende hanno fatto assunzioni a valanga, in previsione del boom dell’e-commerce di cui non abbiamo evidentemente beneficiato, inasprendo la competizione per accaparrarsi i turni disponibili”.

18 Giugno 2020 - 17:35

“Durante la quarantena noi riders non ci siamo mai fermati. Ci hanno definiti lavoratori indispensabili senza darci nessun diritto in più, senza darci un contratto di lavoro vero e senza DPI forniti dalle aziende, ma oltre a non aver avuto niente in cambio per aver fornito questo ‘servizio essenziale’ abbiamo visto anche alcuni peggioramenti del lavoro stesso. La paga a consegna si è drasticamente ridotta, diversi colleghi sono stati licenziati con motivazioni ridicole e le aziende hanno fatto assunzioni a valanga, in previsione del boom dell’e-commerce di cui non abbiamo evidentemente beneficiato, inasprendo la competizione per accaparrarsi i turni disponibili”. Lo scrive Riders Union, ricordando di aver “ripreso a mobilitarci a partire dallo scorso 1 Maggio, attraverso assemblee, presidi, distribuzioni di mascherine in piazza e con lo sciopero del 24 maggio. Le nostre richieste sono le stesse che rivendichiamo sin dall’inizio della Fase 2: riconoscimento di un contratto di lavoro adeguato, abolizione del rating, paga minima oraria contro il cottimo e dispositivi di protezione individuali a carico delle aziende”.

Prosegue il collettivo: “Qualcosa sta iniziando a muoversi: abbiamo ottenuto un incontro con la Regione che ha condiviso le nostre rivendicazioni e si è impegnata a riconvocare un tavolo insieme alle piattaforme; gli Ispettorati del Lavoro, a partire da Uber Eats, hanno condotto delle indagini a tappeto su tutto il territorio nazionale per valutare le nostre condizioni di lavoro. Questo è il momento in cui è necessario continuare a mobilitarci!”

I fattorini parteciperanno al corteo regionale di sabato pomeriggio con concentrmento alle ore 16.30 in piazza XX settembre, “rivendicando un welfare universale che garantisca diritti e tutele anche a chi non ha un contratto di lavoro dipendente e soprattutto alle categorie più colpite da questa crisi. In chiusura del corteo ci fermeremo in Piazza del Nettuno dalle 18.30, dove inizieremo a preparaci per dare vita a un nuovo sciopero delle consegne.”