Acabnews Bologna

“Ristrutturazione? Il Cie va chiuso”

Il Coordinamento migranti, rilanciando la manifestazione nazionale del 23M: “Non c’è nessuna ristrutturazione da fare per un posto dove si perde la libertà solo perché la Bossi-Fini, Questure e Prefetture impediscono di avere i documenti”.

14 Marzo 2013 - 12:06

Dopo mesi di mobilitazione sui posti di lavoro e dopo settimane di organizzazione e passaparola, i migranti chiamano a una manifestazione politica di massa contro la legge Bossi – Fini, il razzismo istituzione e lo sfruttamento, il 23 marzo a Bologna, con partenza alle ore 15 da piazza XX settembre (vicino auto stazione). La manifestazione è stata decisa da un’assemblea che si è tenuta il 17 febbraio a Bologna, presso XM24, alla quale hanno partecipato oltre 300 migranti provenienti da diverse città (Bologna, Ferrara, Brescia, Verona, Ravenna, Modena, Torino, Milano, Piacenza, Padova, Reggio Emilia). In quasi 600 hanno già risposto all’appello lanciato su fa cebook e cresce ogni giorno la mobilitazione.

I migranti saranno in piazza al grido di “Questo è il momento, basta razzismo e sfruttamento, cancellare la Bossi – Fini” per den unciare l’esistenza di una legge che da oltre 10 anni incatena e impoverisce i migranti alimentando razzismo e divisione. Già migliaia di migranti dopo aver costruito la propria vita qui hanno dovuto lasciare il paese perdendo anni di contributi versati. Già migliaia di migranti hanno dovuto separarsi dalle loro famiglie che sono tornate nei paesi di provenienza. I salari sono mangiati dalle tasse e dai versamenti da pagare alle Poste per rinnovare un permesso che spesso scade dopo pochi mesi. Per chi non ha il permesso di soggiorno, è impossibile ottenerlo e ogni sanatoria è solo una nuova truffa. Il diritto d’asilo esiste solo sulla carta e non è garantita nessuna vera accoglienza. Ma i migranti non stanno in silenzio, lottano ogni giorno e non sono più disponibili ad accettare l’esistenza di questo ricatto.

La manifestazione sarà il giorno dopo lo sciopero nazionale della logistica organizzato il 22 marzo, contro le condizioni di sfruttamento estremo e di precarietà che colpiscono in particolare i lavoratori di quel settore , e contro il sistema delle cooperative che è cresciuto all’ombra della legge Bossi – Fini. Anche i lavoratori del settore, in grande maggioranza migranti, saranno in piazza il 23 marzo per dire che la lotta contro lo sfruttamento e quella contro la legge Bossi – Fini sono unite, per portare la loro forza e la loro voce insieme a quella di tutti i migranti.

I migranti saranno in piazza anche per dire che il CIE di Bol ogna deve essere chiuso e mai più riaperto: non c’è nessuna ristrutturazione da fare per un posto dove uomini e donne sono privati della libertà solo perché una legge come la Bossi – Fini e i comportamenti delle Questure e Prefetture impediscono loro di aver e i documenti. Non solo: invitiamo a scendere in piazza per dire che tutti i CIE vanno chiusi.

L’appello è rivolto a tutti da tutte le città : gli uomini e le donne migranti e le loro famiglie, tutti i lavoratori e le lavoratrici precarie, gli operai e le operaie , gli studenti e le studentesse che sanno che la Bossi – Fini con il suo razzismo è una legge che divide e indebolisce tutti i lavoratori, italiani e migranti.

Il 23 marzo partirà un messaggio chiaro a qualsiasi parlamento e a qualsiasi nuovo governo: abolire la Bossi – Fini, abolire i CIE, basta truffe, permesso di soggiorno s l egato dal lavoro e dal reddito! I migranti sono milioni, si cancellano le leggi razziste, non le nostre vite!

Coordinamento Migranti Bologna e provincia