Acabnews Bologna

Rinviato uno sfratto al Navile

Grazie al picchetto di Social Log, che con l’occasione manda “un messaggio chiaro e forte di solidarietà” ai manifestanti arrestati sabato a Roma. Sempre oggi, intanto, sgomberato un alloggio Acer che era stato occupato in v.Tibaldi.

14 Aprile 2014 - 14:39

“Oggi un’altra mattinata di lotta ha visto le famiglie di Social Log impegnate per difendere la casa di Omar, di sua moglie e dei suoi due figli di 3 e 5 anni che da anni vivono in una casa d’attesa acer in quartiere Navile”, racconta il collettivo in una nota. “Un’attesa però che non si è mai concretizzata in una soluzione definitiva. Il reddito della famiglia non è stato equiparato al canone di locazione cosicchè subito dopo la perdita del lavoro la famiglia si è trovata in una situazione di morosità con l’acer che ha richiesto lo sfratto. Ennesima riprova questa di come le istituzioni anzichè adoperarsi per la risoluzione dell’emergenza abitativa si preoccupino solamente di sperperare denaro pubblico per costituire fondi finalizzati per agevolare la speculazione edilizia e il mercato privato riempiendo le tasche già piene di palazzinari e grandi aziende costruttrici”. Dopo ore di attesa e contrattazione, “grazie all’ingente presenza di persone solidali al picchetto siamo riusciti a conquistare un rinvio di ben 4 mesi. La forza del 12 aprile che ci ha visti protagonisti nell’assedio al ministero del lavoro, è tornata sui territori, la vittoria di oggi non è che l’ennesima riprova che solo la lotta paga. Un messaggio chiaro e forte di solidarietà va ai compagni che tutti i giorni lottano per vedere riconosciuto il diritto all’abitare per le tante famiglie che vivono l’emergenza abitativa e che sabato sono stati arrestati per aver resistito alle cariche durante l’assedio al ministero del lavoro per richiedere l’immediato ritiro del job acts e del Piano Casa”.

Sempre oggi, invece, Polizia e Vigili del fuoco hanno sgomberato un appartamento Acer in via Tibaldi occupato da cinque persone, tra i 24 e i 40 anni. I cinque, che si erano barricati all’interno dell’alloggio, sono stati denunciati per invasione di edificio pubblico, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Durante le operazioni erano accorsi alcuni solidali che poi si sono mossi in corteo per le vie della Bolognina.