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Rifugiati in piazza: “Basta menzogne, basta retorica!” [foto+audio]

Ieri presidio in piazza Nettuno organizzato da Cispm, Lazzaretto e Sgb: “Progetti elaborati con superficialità, senza verifiche e coperti da una cappa di omertà”. E Accoglienza Degna: “Otto migranti su nove finiscono per strada”.

21 Giugno 2016 - 12:08

wp-1466489796602.jpg“Stop menzone, stop retorica!”. E’ lo slogan che ieri ha accompagnato il presidio di controinformazione organizzato in piazza Nettuno da Coalizione internazionale migranti, rifugiati e sans papier insieme a Lazzaretto e Sgb. Un appuntamento lanciato in occasione della Giornata mondiale del rifugiato indetta dall’Onu oltre una decina d’anni fa: “Poco inclini a partecipare a scadenze istituzionali utilizzate in genere solo per far sfoggio di retorica vuota- hanno spiegato le sigle organizzatrici- abbiamo deciso quest’anno di prender parola”, a causa dello “sdegno” suscitato dal materiale propagandistico diffuso dall’amministrazione in relazione alle attività e ai progetti di accoglienza del Comune di Bologna. “Ci indigna infatti la cercata superficialità con cui questi progetti vengono elaborati ed attuati, la totale assenza di verifiche sulla loro efficacia anche sul medio periodo, la cappa di omertà creata attorno alle strutture di accoglienza e sul loro operato ma, soprattutto, la totale assenza di interesse sulle condizioni di vita dei rifugiati che da tali progetti fuoriescono. Si tenga presente che, nella sola Bologna, nel 2015 sono stati bruciati circa 5 milioni di euro ( sul piano nazionale un miliardo e mezzo di euro equivalente allo 0,4% del nostro pil ). Cifre enormi se si considera che, ad esempio, per l’emergenza abitativa in Italia sono stati stanziati appena 200 milioni”. Che cosa si produce in genere con tutti questi soldi? “In breve: un periodo di accoglienza per i richiedenti in strutture affidate ad alcune coop amiche (pochissime; sono una o due quelle che si spartiscono il grosso della torta), determinato più che altro dalla celerità delle commissioni territoriali a valutare le richieste di protezione e, una volta ottenuto un permesso di soggiorno, espulsione dalle strutture anche per chi ottiene l’asilo politico. Sono infatti ridicole le percentuali di rifugiati che, dalle strutture, riescono a transitare verso percorsi poco più consistenti come gli Sprar. Decine e decine di ragazzi vengono ogni anno messi per strada con documenti approssimativi, senza un euro in tasca e con una scarsissima conoscenza della nostra lingua. Progetti veramente innovativi e che hanno prodotto ottimi risultati come quello delle ex scuole Merlani o dell’ex fienile di via Fantoni sono stati fatti naufragare”.

> La testimonianza raccolto da Zic durante l’iniziativa in piazza Nettuno:

 

Anche il progetto Accoglienza Degna nella Giornata mondiale del rifugiato ha preso posizione su quanto accade in città: “A Bologna il rapporto tra accoglienza straordinaria (Cas) e accoglienza ordinaria (Sprar) nel 2016 è di 930 a 168, che significa che solo un migrante su 9 beneficia della prima accoglienza prevista per legge. Gli altri 8 devono accontentarsi dei percorsi pensati per le situazioni di emergenza, che si interrompono con il rilascio del permesso di soggiorno. Anche senza aver svolto un tirocinio e senza una prospettiva di lavoro finiscono in strada”. Accoglienza Degna ha festeggiato il 20 giugno a Làbas, dove hanno trovato una sistemazione alcuni migranti che prima non avevano altro riparo che il sottopassaggio della stazione: “Solidarietà, condivisione, emancipazione, dignità. Questa è la vera accoglienza, noi la festeggiamo così!”.