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Riders: “Pioggia torrenziale, noi non consegniamo”

Braccia incrociate ieri sera tra i ciclofattorini di Just Eat: “Non siamo tutelati a sufficienza, perchè come lavoratori occasionali della piattaforma non abbiamo diritto a una vera copertura assicurativa e nemmeno a mutua ed infortunio”. E anche indumenti o catarifrangenti “sono a carico nostro”.

17 Novembre 2019 - 12:51

Se diluvia, niente consegne di cibo a domicilio. Ecco la comunicazione diffusa ieri sera dalla pagina Riders di Just Eat – Bologna: “Sotto questa pioggia torrenziale, non è né accettabile né possibile consegnare alcunché: non siamo tutelati a sufficienza, in quanto come lavoratori occasionali di Just Eat non abbiamo diritto a una vera copertura assicurativa e nemmeno a mutua ed infortunio (ricordiamo che non essendo inquadrati in un contratto nazionale del lavoro, non siamo registrati all’Inail). Abbiamo quasi tutti ritirato lo slot o rifiutato gli ordini e invitiamo tutti i rider, anche delle altre piattaforme, a salvaguardarsi da queste condizioni improponibili! Inoltre chiediamo agli utenti online di non ordinare in serate come queste! Dignità e tutele prima di tutto!”. Aggiunge Social Log: “Stasera (ieri, ndr) i riders di Just Eat non consegnano! Troppa pioggia, pochi diritti”.

Già qualche giorno prima sulla pagina dei riders di Just Eat era stato sollevato il tema, con annesse foto delle condizioni in cui finiscono gli indumenti dei ciclofattorini dopo aver lavorato sotto la pioggia: “Non ne possiamo più. Come ripetiamo da diversi mesi e come abbiamo ribadito durante i nostri scioperi, questo non è un lavoro divertente e le condizioni in cui abbiamo lavorato stasera ne sono la prova! Abbiamo effettuato consegne sotto un vero e proprio diluvio, in estremo pericolo ed utilizzando mezzi e indumenti nostri che attualmente sono nelle condizioni che vedete. E se qualcuno di noi fosse stato investito? Oltre a rischiare incidenti stradali ogni giorno dobbiamo anche a costo nostro comprarci il necessario per assere abbastanza visibili alle auto e non tornare a casa completamente inzuppati. Pretendiamo un contratto vero, con tutte le sicurezze di cui abbiamo bisogno! Siamo stanchi e stanche”.