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Riders in piazza: “Conquistiamo diritti e tutele”

Domani flash mob. Intanto, per l’Sgb scioperi all’aeroporto e nei servizi di igiene ambientale. L’Usb entra nella Rsu della Toyota. In regione da inizio anno 587 morti bianche, oltre mille considerando i decessi durante gli spostamenti.

23 Novembre 2017 - 17:41

Dopo lo stop alle consegne scattato in occasione della nevicata del 13 novembre, i riders di Bologna si preparano ad una nuova mossa: “Loghi visibili, diritti invisibili: riders in piazza!” è il titolo di un flash mob in programma per domani a partire dalle 16,30. Spiega il gruppo Riders Union: “Ci vedete tutti i giorni con dei borsoni colorati per le strade di Bologna. Sfrecciamo sulle nostre biciclette e i nostri motorini per riuscire a rispettare dei folli tempi di consegna, percorrendo decine di km al giorno. Non abbiamo tutele né diritti: lavoriamo anche sotto la pioggia o la neve, rischiando di cadere e farci male, senza un’assicurazione che copra l’infortunio, per non parlare di malattie, ferie o contributi. Tutto questo per paghe bassissime e una condizione di precarietà e ricattabilità assoluta. Siamo stanch* di essere invisibili, per questo venerdì saremo in piazza per un flash mob comunicativo! Unisciti a noi, porta una maschera e raggiungici in centro! Il luogo preciso lo sveleremo il giorno stesso. Per le strade i loro loghi visibili, sul lavoro i nostri diritti invisibili: è tempo di conquistare diritti e tutele!”.

Sempre domani, a Bologna andrà in scena la protesta dei lavoratori dei servizi di igiene ambientale per una vertenza che nasce a Rimini, con uno sciopero e un presidio davanti alla sede di Hera. “Il consorzio ‘Formula Ambiente’ e le sue cooperative consorziate devono garantire i minimi di trattamento economico e normativo non inferiore al contratto dei servizi ambientale (Fise), lo prevede l’appalto Hera che il consorzio si è aggiudicato nel territorio di Rimini”, è la rivendicazione avanzata da Sgb. Per il sindacato di base è il secondo sciopero nel giro di pochi giorni dopo quello proclamato martedì all’aeroporto Marconi per denunciare che “l’azienda procede all’espulsione di sette lavoratori, di cui due in Adb da un anno e mezzo; interrompe la maturazione dell’anzianità aziendale ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato per lavoratori con 30 mesi consecutivi di contratto a tempo determinato, esternalizza personale dei settori Prm, parcheggi e officina con assunzioni interinali bloccando la maturazione dell’anzianità aziendale ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato, costringe gli operatori a lavorare in condizioni di sottorganico strutturale, comanda illegittimamente dal 50% al 60% del personale durante gli scioperi violando, in questo modo la legge”.

Dopo il successo nelle elezioni della Rsu alla Gd, intanto, l’Usb parla di “un altro colpo al segno” ed esprime “grande soddisfazione per il risultato delle elezioni della Rsu alla Toyota di Bologna”. A poche settimane dalla sua nascita in fabbrica, infatti, “la lista Usb triplica i consensi rispetto al numero degli iscritti ed elegge due delegati su nove. Per la prima volta in Toyota (ex Cesab) la rappresentanza sindacale non sarà solo Fiom. Un altro segno indiscutibile della crescita di Usb e della profonda crisi di rappresentanza di Cgil Cisl Uil”.

Un rapporto dell’Osservatorio indipendente di Bologna, infine, segnala che il numero di morti sul lavoro in Emilia-Romagna continua a rimanere su livelli allarmanti. Dall’inizio dell’anno i lavoratori che hanno perso la vita sono 587, ma se si considerano i decessi anche durante gli spostamenti si superano i 1.150 morti in totale. Questo dopo che nel 2016 sui luoghi di lavoro avevano perso la vita 641 persone, oltre 1.400 contando anche i decessi in itinere.