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Riappare il Reno. E la ciclabile?

In via Riva Reno riapparirà uno scorcio di canale eliminando un tratto di strada. Il sindaco Delbono assicura che i parcheggi verranno recuperati altrove. Silenzio, invece, sulla pista ciclabile che costeggia la stessa strada.

09 Gennaio 2010 - 15:51

“Lanciamo un grande progetto per riqualificare una parte importante del centro storico della nostra città – afferma il sindaco di Bologna, Flavio Delbono – pensiamo di riaprire la parte del canale sul Reno nell’ultimo tratto di via Riva Reno, verso piazza della Pioggia. Su questa parte di strada è già previsto un intervento di manutenzione – continua il sindaco – e pensiamo che, viste anche le sollecitazioni arrivate negli anni scorsi da comitati di cittadini, si possa serenamente valutare la riapertura del canale in modo da creare un luogo confortevole e attraente in questo suggestivo scorcio di Bologna”.

Riaprire il canale Reno, chiuso fra l’inizio del secolo scorso e il secondo dopoguerra, significa far riemergere uno degli scorci più suggestivi di Bologna, che ne avevano caratterizzato l’immagine nei secoli passati. La proposta della giunta, punta in questo modo, a calmare gli animi di quei residenti che lamentano un abbandono di quella zona della città.

“Siamo aperti al suggerimento, alle idee e alle proposte di tutti – manda a dire ancora Delbono – da parte di cittadini, associazioni di categoria e istituzioni di varia natura”. In fondo, continua il primo cittadino, è un “modo per rivitalizzare questa importante parte della città e studieremo anche la maniera affinché non cali l’offerta di parcheggi di questo quadrante di Bologna”. I posti auto eliminati, infatti, verranno recuperati nelle altre strade della zona. Nessun accenno invece alla già precaria pista ciclabile che parte da Piazza della Pioggia per poi magicamente scomparire nel bel mezzo di via Riva Reno.

Come sempre Palazzo D’Accursio sembra essere sensibile solo ad una parte della società bolognese, influenzata dalla potente lobby dei commercianti. La riqualificazione degli spazi urbani non deve solo passare con interventi di tipo urbanistico architettonici, ma promuovendo attività ludiche sociali e una pedonalizzazione su larga scala. I cittadini devono vivere attivamente la città e non solo passare in rassegna un numero illimitato di vetrine.

Gabriele Annicchiarico