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Reno Galliera, ieri due gravi incidenti sul lavoro

Anziano ustionato a Bentivoglio da una fiammata di gasolio, mentre in un’azienda di Argelato si è ribaltato un muletto ferendo un operaio. Intanto, a Bologna, Sgb torna ad intervenire sulla situazione delle educatrici scolastiche in appalto, chiedendo al Comune di “aprire un tavolo di valutazione sugli appalti dei servizi alla persona”.

04 Giugno 2021 - 15:47

A Bentivoglio un’agricoltore ottantenne è rimasto ustionato sul 80% del corpo da una fiammata mentre stava rifornendo il trattore di diesel. L’uomo è stato trasportato in elicottero al centro grandi ustionati di Cesena. I carabinieri, intervenuti sul posto, hanno classificato l’accaduto come ‘incidente domestico.

Ad Argelato invece un operaio di 43 anni è stato portato d’urgenza al Maggiore dopo che il muletto che stava  manovrando si è ribaltato, ferendolo gravemente. È successo in un’azienda specializzata nella produzione di impianti e macchine per il settore industriale e per il settore delle energie  rinnovabili, con sede ad Argelato, in provincia di Bologna.

Sgb, intanto, torna a prendere parola sulle condizioni lavorative delle educatrici scolastiche. “Come un mantra Sgb continua a chiedere che ci si metta a ragionare sui costi pubblici degli appalti per forniture dei servizi alla persona, in particolare abbiamo sempre richiesto che i servizi scolastici per l’integrazione degli alunni disabili fossero internalizzati, dai Comuni o dallo Stato, lamentando la differenza salariale e di diritti tra coloro che lavorano per lo stato o per il comune assunti in modo diretto e quelli assunti in modo indiretto tramite appalti”, ha scritto il sindacato di base nel convocare per la giornata di ieri un’assemblea-presidio sotto le finestre del Comune: “Molto ha evidenziato la pandemia la discriminante tra lavoratori su garanzie e stipendi, esempio eclatante la chiusura delle scuole a causa dell’aumento della diffusione del coronavirus, dove i dipendenti diretti di Comune o Stato venivano retribuite mentre quelle in appalto sono andate in cassa integrazione perdendo il 35% della retribuzione. Cosa che spesso avviene anche nel periodo estivo. Come Sgb riteniamo argomento attuale la valutazione dei costi economici per i servizi pubblici, pagati con i soldi delle nostre tasse, mettendo sulla bilancia anche la mancanza di diritti dei lavoratori in appalto; su questo chiediamo da tempo l’apertura di un tavolo istituzionale con tutti i rappresentanti dei lavoratori che vada a valutare la reale convenienza economica e la discriminante sui lavoratori in appalto”.

Continua Sgb: “La questione degli appalti e del trattamento dei lavoratori in questo momento poi, di messa in discussione del codice appalti e di grosse quantità di denaro da investire che arriveranno ai Comuni grazie al Recovery Fund diventa fondante per ragionare su reali cambi strutturali verso la sconfitta della precarietà che si incentiva proprio grazie agli appalti. Questo è uno degli argomenti sui quali non ci possiamo e non ci vogliamo adeguare né allo status quo né alla demagogia delle promesse elettorali scritte sulla sabbia. Per questo l’abbiamo indicato, insieme ad altri argomenti, nel documento che consegniamo ai candidati quando accettano di incontrarci guardandoci negli occhi”.