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Progetto ex Mazzoni cambia, ma per il comitato non basta: “Mobilitazione continua”

“Apportate migliorie ma sono passi avanti che non possono comunque farci ritenere soddisfatti”, affermano le/i residenti di Ex Caserma Mazzoni Bene Comune spiegando le ragioni di questa posizione e lanciando una passeggiata per il 27. Il Comune è pronto a chiudere l’accordo di programma con Cassa Depositi e Prestiti anche sull’ex Sani e l’ex Masini.

03 Febbraio 2021 - 11:18

Pochi giorni fa il Comune ha fatto sapere di essere pronto a far partire la procedura per concludere l’accordo di programma sulle ex aree caserme Sani, Masini e Mazzoni (le prime due già occupate, sgomberate e in questo modo riconsegnate alla polvere): la disponibilità è contenuta in una lettera inviata a Cassa Depositi e Prestiti Immobiliare Sgr, proprietaria degli immobili, dopo l’invio al Comune di nuove proposte progettuali. Per quanto riguarda le ex caserme Sani e Mazzoni, la società ha inviato i nuovi progetti “tenendo conto dei pareri espressi dal Comune sui due progetti preliminari presentati fra la fine del 2019 e l’inizio del 2020”, ha comunicato l’amministrazione: in entrambi i casi viene confermata una destinazione “prevalentemente residenziale”. Per l’ex Masini “si confermano le destinazioni residenziali o ricettive”, ha detto Palazzo D’Accursio.

In particolare per l’ex Mazzoni, il progetto è stato modificato ma per il comitato Ex Caserma Mazzoni Bene Comune non è abbastanza. “Dopo un periodo di attesa seguito alle proteste dei comitati e le osservazioni del Comune, Cassa Depositi e Prestiti ha presentato un nuovo progetto di ‘riqualificazione’ dell’ex caserma Mazzoni”, scrive il comitato su Facebook, evidenziando però che: “Il progetto non prevede sostanzialmente una modifica della superficie da edificare, che sarà di oltre 21.000 mq, ovvero pari a metà di tutta l’area; il progetto non prevede un abbassamento del numero di appartamenti da costruire, che saranno circa 200, di cui 40 alloggi Ers; il progetto prevede l’abbattimento di 179 alberi a fronte dei 353 iniziali, ovvero un impatto ambientale comunque devastante; dal progetto è scomparsa la costruzione di una scuola pubblica, a fronte della costruzione di alcune villette a schiera. Come comitato ci siamo battuti contro quella che ritenevamo essere una gigantesca opera di speculazione e cementificazione del territorio, che avrebbe peggiorato sensibilmente la qualità della vita di chi ci abita. Le migliorie apportate, come la nuova collocazione del parco pubblico e la riduzione del centro commerciale di 5000 mq a dei negozi da 600 mq, sono dei passi in avanti che non possono comunque farci ritenere soddisfatti”.

Continua il comitato: “Di fatto, si intende proseguire con l’idea di costruire un nuovo quartiere residenziale per le fasce sociali più abbienti, mentre ciò di cui ci sarebbe bisogno, se fosse proprio irrinunciabile costruire unità abitative, di invertire il rapporto tra alloggi Ers (o magari Erp) e gli altri! Ricordiamoci sempre anche che ci sono migliaia di case sfitte nel nostro quartiere e noi abbiamo bisogno di più parchi, di più verde, meno traffico, una migliore qualità dell’aria! Per questi motivi riteniamo che occorre ancora mobilitarsi, farsi sentire, pretendere che il progetto venga ancora rivisto perché siamo ancora in tempo per farlo! Convochiamo dunque la seconda passeggiata popolare per un’ex caserma Mazzoni bene comune, sabato 27 febbraio alle ore 15, facendo appello a tutta quella parte di città che vuole un futuro più sostenibile!”.