Acabnews Bologna

Profughi, da domani niente luce, riscaldamento né vitto

E’ l’ultimo giorno del piano nordafrica. Croce Rossa: i rifugiati non seranno cacciati, ma invitati ad andarsene. Dal centro? Si direbbe anche dalla città: a tutti mille euro, un permesso provvisorio e un titolo di viaggio.

28 Febbraio 2013 - 11:58

“Non metteremo in strada nessuno”, fa sapere Croce Rossa alla vigilia della scadenza del piano nordafrica iniziato a primavera 2011 e della conseguente chiusura del centro S.Felice ai Prati di Caprara. “Tutti i migranti saranno invitati a lasciare l’edificio – spiega l’ufficio stampa di Croce Rossa – ma nessuno sarà forzato contro la propria volonta'”. Sia concessa una traduzione: non ci sarà uno sgombero di polizia, almeno per ora.

E ci mancherebbe! Da domani però verrà interrotta la somministrazione di pasti della Camst, e saranno staccate le utenze. Per ragioni di sicurezza, va detto, non è mai stato permesso agli ospiti di cucinarsi da solo. Viene da chiedersi che differenza ci sia, a parte il riparo dalla pioggia, tra stare in strada o stare in una struttura al freddo, senza corrente, senza possibilità di avere un pasto cucinato, nemmeno autonomamente. Resterà il personale della Croce Rossa, occupato però a smantellare il campo. In sintesi, una versione estrema dellaccoglienza disincentivante inventata da Cofferati e mai passata di moda.

Tutto fa pensare che l’obiettivo sia che queste persone lascino Bologna al più presto, in modo da non finire in carico al sistema degli asili notturni e del piano freddo. A ognuno saranno consegnati infatti mille euro in contanti (la metà stanziati dalla Prefettura, la metà da Croce Rossa), un  titolo di viaggio, un permesso di soggiorno valido un anno (e poi?), carta d’identità e codice fiscale.