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Presidio in Comune: “Basta appalti e spezzettamenti del trasporto pubblico”

Protesta promossa dall’Usb in occasione dello sciopero nazionale del Tpl: la vicenda dell’affidamento della sosta dimostra che “le gare sono un fallimento sia dal punto di vista politico che gestionale”, afferma il sindacato, chiedendo che in merito a questa vicenda “sia resa pubblica l’inchiesta interna” condotta da Tper.

23 Luglio 2021 - 18:28

Nuova manifestazione sul caso della gara per la gestione della sosta, da cui è stata esclusa Tper: l’ha organizzata oggi l’Usb Lavoro Privato Trasporti in Comune, in occasione dello sciopero nazionale del trasporto pubblico locale, con l’obiettivo di chiedere “verità e giustizia per le lavoratrici e i lavoratori della sosta e degli altri appalti, a tutela dei loro interessi come di tutta la cittadinanza, per come il servizio del trasporto e mobilità di questa città siano in balia di logiche estranee al bene pubblico. Emblematico il caso dell’appalto della sosta: a circa un anno di distanza dall’esclusione dalla gara per l’affidamento della gestione del piano sosta e di servizi/attività complementari alla mobilità, la dirigenza Tper ha condotto un’inchiesta interna volta a verificare le eventuali responsabilità del ‘gruppo di lavoro’ incaricato di espletare le procedure richieste per la partecipazione alla stessa gara. Preme ricordare che, in dicembre, Tper ha presentato ricorso al Tar e successivamente al Consiglio di Stato adducendo che la propria esclusione dalla gara fosse di fatto dipesa da un malfunzionamento della piattaforma telematica utilizzata da Srm, questo avvalendosi peraltro della consulenza esterna di ‘super esperti’. In questi ultimi giorni siamo venuti a conoscenza di un importante incongruenza da parte di Tper, perché mentre è attualmente in atto un ricorso al consiglio di stato, motivato da un presunto malfunzionamento della piattaforma, internamente si è andati alla ricerca di responsabilità individuali. Questa inchiesta ha portato due dipendenti ad essere puniti con sanzioni disciplinari il 13 luglio 2021, lasciando incolumi i dirigenti dello stesso gruppo di lavoro, prima della pronunciazione del Consiglio di Stato, avvenuta il 15 luglio 2021. Cronologicamente parlando, anche il rinnovo delle cariche del CdA, avvenuto il 12 luglio appare alquanto singolare. Sembra alquanto evidente il tentativo di Tper di salvare la propria immagine senza far saltare poltrone di spessore”.

Aggiunge il sindacato: “Inutile sottolineare l’impatto che l’esclusione dal bando e la situazione ha prodotto e che a tal riguardo, in marzo, abbiamo presentato un articolato esposto alla Procura Regionale presso la Corte dei conti. Appare evidente che l’esito dell’inchiesta svolta da Tper debba necessariamente essere resa pubblica al fine di individuare e verificare, senza alcuna eccezione o favoritismo, tutte le responsabilità. Alla luce di tutta la vicenda riteniamo che le dimissioni del gruppo dirigenziale e della stessa presidenza siano un atto dovuto. Questo ultimo e non primo ‘fattaccio’ dimostra chiaramente ciò che Usb dichiara ormai da tempo e cioè che le gare di appalto sono un fallimento sia dal punto di vista politico che gestionale e che l’amministrazione comunale avrebbe responsabilmente potuto e dovuto evitare tutto questo rinunciando alla gara e prorogando il servizio fino al 2024, anche in considerazione dell’eccezionalità dell’anno pandemico e per l’incertezza delle prospettive future”.

Durante l’iniziativa, “una delegazione ha incontrato gli assessori al lavoro e ai trasporti, Lombardo e Mazzanti, per rappresentare i temi della protesta a partire dalla questione appalti”, racconta Usb, aggiungendo che sempre nella mattinata di oggi si è svolta anche una commissione consiliare che ha trattato le questioni sollevate dalla nostra organizzazione ed inviate come lettera aperta al Consiglio Comunale. Durante l’incontro si sono approfondite le dinamiche surreali che da tempo stiamo denunciando come sindacato e che coinvolgono centinaia di lavoratrici e lavoratori sottoposti alle logiche degli appalti in Tper. In particolare, la vicenda della gara della sosta e delle biglietterie ma anche lo spezzatino di ditte che operano nei depositi dell’azienda di trasporto. Per la gara del ‘servizio sosta’ siamo di fronte alla conferma dell’assegnazione alla cordata della multinazionale francese Engie di tale servizio, la firma è prevista entro la fine del mese e il completo passaggio di gestione entro i primi di novembre. Sulla vicenda abbiamo sottolineato le gravi responsabilità dell’attuale dirigenza di Tper, l’opacità dell’inchiesta interna, le fondate preoccupazioni rispetto alle prospettive per tutto il servizio di trasporto pubblico locale che andrà a gara nei prossimi anni. È proprio di questi giorni sia la notizia che il Consiglio di Stato ha negato la sospensiva a Tper sul ricorso contro Engie, sia la notizia che, sempre lo stesso Consiglio di Stato ha confermato l’aggiudicazione al gruppo francese Ratp la gestione del trasporto pubblico della Toscana. Sull’appalto delle biglietterie il confronto è partito dalla denuncia che l’azienda Holacheck in occasione dello sciopero di oggi ha programmato la sostituzione del personale assente con dipendenti di altri servizi, comportamento che dimostra più di molte parole e dichiarazioni il livello di correttezza nelle relazioni sindacali; abbiamo ribadito la necessità di sanare la situazione dei tanti part time involontari a poche ore settimanali e bassi salari. Il confronto proseguirà nelle prossime settimane con l’amministrazione e le rispettive aziende, dove l’Usb porterà fino in fondo le ragioni delle lavoratrici e lavoratori sottoposti ingiustamente alle conseguenze di un sistema, quello delle gare e degli appalti, che non può garantire la necessaria stabilità lavorativa e la qualità di un servizio pubblico”.