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Presidio al Consolato del Marocco: “Basta razzismo istituzionale!”

Coordinamento Migranti: “C’è una lunga catena di sfruttamento che comincia nei paesi di provenienza, passa dalle ambasciate e dalle questure, arriva nelle fabbriche, nei magazzini, nei posti di lavoro”.

13 Aprile 2015 - 16:14

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Presidio di fronte al Consolato marocchino di Bologna, stamattina, “contro le assurde pratiche amministrative che restringono la libertà di movimento dei migranti e delle migranti e non fanno che aggravare la gestione razzista della Legge-Bossi fini e lo sfruttamento quotidiano”. Lo riferisce il Coordinamento Migranti di Bologna, su Facebook. Il presidio era stato convocato dall’Associazione dei Lavoratori Marocchini in Italia (che ha sede a Bologna) e da altre associazioni marocchine dell’Emilia-Romagna e della Lombardia.

Spiega il Coordinamento Migranti: “C’è una lunga catena di sfruttamento che comincia nei paesi di provenienza, passa dalle ambasciate e dalle questure, arriva nelle fabbriche, nei magazzini, nei posti di lavoro. L’iniziativa di oggi serve a far vedere che corruzione e rigidità amministrativa sono un altro pezzo del razzismo istituzionale. Prendere parola è necessario, basta razzismo‬!”. Nel corso del presidio ci sono stati anche “momenti di tensione”, quando una guardia della sicurezza privata ha spinto i manifestanti “per chiudere i cancelli”, ma i migranti hanno continuato a “rivendicare a voce alta i loro diritti”. L’ultimo intervento, racconta il Coordinamento, ha rilanciato “verso la mobilitazione dei migranti del mese di giugno, a Bologna ma non solo. ‘Quello che succede in questa città e con il razzismo istituzionale non riguarda solo Bologna. Non possiamo accettare il conflitto tra migranti e italiani che questo governo vuole imporci, non possiamo accettare che usino il nostro permesso di soggiorno per sfruttarci’. Un passo avanti è necessario, organizziamoci ora!”.