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Per il “no” allo Student Hotel pronto il bis

Domani seconda manifestazione, alle 15 in piazza dell’Unità: “La casa non è un lusso!”. In piazza Cua, Noi Restiamo e Saperi Naviganti e Xm24, che in più lancia anche un presidio alle 18 nel parchetto dietro l’ex centro sociale per rispondere all’inchiesta sul blitz nel cantiere (su questo arriva, intanto, la solidarietà di Venti Pietre).

14 Ottobre 2020 - 19:51

In piazza contro lo Student Hotel, secondo atto: dopo la manifestazione di due settimane fa, domani appuntamento in piazza dell’Unità alle 15 “con pentole, padelle e tamburi” per protestare contro l’apertura dell’albergo nell’edificio ex Telecom di via Fioravanti: dopo il concentramento, “sarà la piazza a decidere cosa fare e a prendersi gli spazi di cui ha bisogno”, dicono Cua, Noi Restiamo e Saperi Naviganti che oggi hanno esposto le ragioni dell’iniziativa con una conferenza stampa in piazza Verdi. Poco distante, lungo i portici di via Zamboni, è stato esposto un lungo striscione con la scritta “La casa non è un lusso! Ci vediamo il 15”. Domani saranno rispettate le norme anti-Covid, “perchè non sottovalutiamo l’emergenza attuale”, ma la manifestazione è confermata perchè “l’emergenza sanitaria non può essere usata per chiudere gli spazi e quindi la piazza di domani sarà un esperimento di autotutela collettiva”. Nel mirino non c’è “lo Student Hotel in quanto tale o chi andrà a viverci, ma il fatto che il Comune e l’Università cedano ai privati il compito di soddisfare bisogni a cui dovrebbero provvedere loro”. E questo mentre, ad esempio, “l’Ateneo investe sempre meno in studentati, aule studio e biblioteche”,  creando “un divario sempre maggiore tra ricchi e poveri”.

Alla manifestazione, come nell’occasione precedente, parteciperà anche l’Xm24 che lancia inoltre un successivo appuntamento, alle 18 nel parchetto dietro l’ex sede del centro sociale: questo “per rispondere collettivamente all’attacco repressivo, complici e solidalu con i compagni colpiti, unite e uniti contro il processo di gentrificazione del quartiere”. Il riferimento all’attacco repressivo riguarda le indagini aperte sull’incursione di alcuni mesi fa nel cantiere di via Fioravanti 24 e su questa vicenda riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato da Venti Pietre: “Quando pensavamo che si fosse toccato il fondo… si è iniziato a scavare! Siamo restat sbigottit quando abbiamo letto il comunicato di Xm24 ed abbiamo così saputo che l’altra mattina alcuni compagni hanno subito perquisizioni e sequestro di beni personali per la ‘devastazione ed il saccheggio’ risalente, secondo le indagini, al 28 maggio scorso, il giorno in cui si è deciso di sgomberare perfino il parco dietro Xm, un luogo simbolico dove abbiamo trascorso albe, giorni e notti, tutt intorno all’albero di Rocco. Ma allora, diteci, quale pena dovrebbe essere comminata alla amministrazione comunale e alla sua complice Acer che hanno devastato lo spazio autogestito di via Fioravanti 24, saccheggiando un luogo della città reso vivo dalla socialità di tante e tanti e di cui si sente la drammatica mancanza? Sicuramente una pena molto severa, aggravata da futili motivi, come ben possiamo vedere dalla immobilità del cantiere dal quale in pochi mesi avrebbe dovuto sorgere chissà che cosa. Una caserma? Un cohousing? Un supermercato? Un outlet? Un nuovo palazzo di 10 piani? Un ostello di lusso? O che altro? È sempre la stessa storia che ritroviamo ormai in ogni angolo della nostra città! Quanti spazi ancora ci saranno rubati da una amministrazione comunale che firma convenzioni solo con chi accetta, silente, i contenuti imposti, che si piega alle logiche della rendita speculativa del cemento e blatera ancora ipocritamente di partecipazione? Quante comunità, quante realtà saranno devastate o, ancora, abbandonate a loro stesse? Quante strade torneranno buie e pericolose senza i nostri presidi sociali? I cohousing, gli Student Hotel, i palazzi, gli outlet, i supermercati, le guardie private, i recinti, le camionette non restituiranno mai alla città tutto quello che le state prendendo! Non sono tollerabili le finzioni di una classe dirigente cittadina che sa solo pensare che le ‘innovazioni’ avvengano attraverso il linguaggio del denaro, dichiarando guerra a chi dedica il suo tempo a costruire relazioni libere ed egualitarie, a chi il proprio tempo lo parla con un linguaggio che sostituisce alle banconote la vitalità delle collettività. Giovedì 15 ottobre anche Venti Pietre sarà alla rotonda di Xm24 per difendere i nostri spazi e lottare contro la speculazione e il saccheggio dei luoghi sociali di questa città”.