Ieri il Consiglio comunale ha approvato la delibera che conferma lo stanziamento di un milione l’anno, in barba al referendum del 2013. Protesta in piazza Maggiore: “La città ha votato no”.
Il Consiglio comunale di Bologna, ieri, ha confermato la decisione della Giunta di mantenere il sistema delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie a gestione privata per il periodo 2017-2022: atto che autorizza un contributo di 970.000 euro all’anno. In aula la delibera è passata con 28 voti favorevoli, frutto della convergenza tra Pd, Lega nord, Fi e Insieme Bologna (invece i cinque consiglieri di M5s e Coalizione civica hanno votato contro). Mentre in aula veniva discussa la delibera, in piazza Maggiore si è svolto un presidio convocato per protestare contro l’approvazione della delibera: “Chiediamo il rispetto della volontà dei cittadini bolognesi che il 26 maggio 2013 si espressero chiaramente con il 59% dei voti perchè tutti i fondi comunali venissero usati per aumentare l’offerta e migliorare la qualità della scuola dell’infanzia statale e comunale. Basta con i finanziamenti alle scuole private”, recita il volantino diffuso durante il sit-in. Al presidio ha aderito un lungo elenco di sigle tra le quali Assemblea genitori e insegnanti, Cobas scuola, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Comitato Lip, Coordinamento biblioteche pubbliche, Educatori uniti contro i tagli, Sgb, Uaar, Usb. Una delegazione di manifestanti è entrata nella sala del Consiglio esponendo, poco prima del voto, un cartello con scritto “Bologna ha votato no ai finanziamenti alle scuole private”.