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Patrick Zaky e Giulio Regeni, grande manifesto sul Crescentone

Così Làbas e Saperi Naviganti, oggi in presidio, rispondono alla rimozione del manifesto affisso nei giorni scorsi su Palazzo dei Notai, e aggiungono: “Basta accordi miliardari per la fornitura di armi alla dittatura di Al Sisi!”

12 Giugno 2020 - 20:20

Un disegno di 10×15 metri è stato esposto oggi in piazza Maggiore. Raffigura il volto di Giulio Regeni, ricercatore trovato morto a 28 anni il 3 febbraio 2016 nella periferia del Cairo, e Patrick Zaky, studente dell’Alma Mater 27enne arrestato il 6 febbraio scorso al suo atterraggio nella capitale egiziana. Lo ha realizzato Gianluca Costantini, artista e attivista per i diritti umani che aveva già firmato il manifesto affisso e presto rimosso su palazzo dei Notai, e l’occasione è il presidio organizzato da Làbas e Saperi Naviganti per tornare a chiedere la liberazione di Patrick.

“Ripartiamo Patrick in piazza Maggiore dove i soldi di Mediolanum (banca che ha messo la pubblicita’ in piazza, ndr) lo hanno tolto”, hanno detto gli attivisti: “Al Sisi ha ucciso Giulio Regeni e vendendo quegli armamenti state
sputando sulla sua memoria”, aggiungono, riferendosi alla vendita di armamenti per 10 miliardi che l’Italia sta finalizzando con il Cairo.

Il nuovo manifesto resterà in piazza “fino a quando non verrà rimosso, perché crediamo che questo sia il suo posto. Basta accordi miliardari per la fornitura di armi alla dittatura di Al Sisi! Vogliamo Patrick libero e giustizia per Giulio Regeni!”, scrive Làbas in rete.