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Passa Salvini, a Ferrara e Modena le piazze che non gli daranno il benvenuto

Manifestazioni oggi contro il ministro dell’Interno che attraverserà la regione per la campagna elettorale dei candidati leghisti. A Ferrara corteo antirazzista di Rete CambiaVento e altre realtà. A Modena più piazze in mobilitazione, convocate da Spazio Guernica e anarchici.

03 Maggio 2019 - 08:30

E’ tempo di campagna elettorale, e attraversare l’Emilia-Romagna è cosa di un attimo per il ministro dell’Interno Salvini, il cui tour elettorale è iniziato questa mattina a Fidenza. Tappe successive saranno Reggio Emilia in mattinata, Modena e Ferrara nel pomeriggio, Forlì la sera. Alcune realtà antifasciste e antirazziste della regione annunciano mobilitazioni per respingere la visita del ministro, in particolare a Ferrara e Modena: “Il 3 maggio la Ferrara che non si piega alla logica dei forti contro i deboli, della guerra fra poveri, sarà in piazza”. A prometterlo è il coordinamento cittadino Rete CambiaVento, che con l’adesione di altre sigle dà appuntamento per un corteo alle 15,30 in piazza Sacrati. “Abbiamo – scrivono i promotori – 49 milioni di motivi per dissentire da chi giunge a Ferrara pretendendo di ‘mettere ordine’. Saremo in piazza contro l’arroganza di chi, avendo un ruolo istituzionale di prim’ordine, si permette invece di utilizzarlo al solo scopo elettorale e invece di lavorare per ridurre la marginalità sociale, la precarietà del lavoro e delle esistenze di tutti e tutte soffia sulle braci delle insicurezze per poi presentare come unica soluzione la legittima difesa e la chiusura dei porti.  Saremo in piazza contro chi vuole città vetrina e contro chi usa temi come ‘sicurezza’ e ‘decoro’ per vietare la libertà di circolazione di persone ritenute aprioristicamete pericolose, per il loro paese di provenienza o perché da contestatori non si è più ‘persone perbene'”.

E’ in questo contesto infatti, continuano gli organizzatori, che “Salvini ha trovato un terreno reso fertile dalle politiche di questi anni, fatte tanto dalle destre quanto dal Pd. Nessun cambiamento (tanto proclamato) e nessuna discontinuità con le politiche degli ultimi anni, a partire dalla legge Minniti-Orlando che ha portato nelle piazze le modalità repressive sperimentate fino al 2017 contro le curve degli stadi. Il Decreto Sicurezza inasprisce ulteriormente quelle misure, permettendo ai prefetti di scavalcare le istituzioni locali: in nome del decoro si può giocare la carta del Daspo urbano, liberandosi così degli indesiderti e limitarne la libertà personale e di circolazione. Saremo in piazza contro chi ha negato la possibilità ad alcuni di ricorrere in secondo grado contro una decisione ingiusta, come avviene oggi al diniego alla richiesta di asilo. Saremo in piazza contro chi ha l’idea di individuo e famiglia come disegnata al recente Congresso Mondiale delle Famiglie di Verona. Saremo in piazza contro l’intolleranza, la xenofobia, il razzismo, l’omofobia e la transfobia. Saremo in piazza per una società equa e solidale, dove si garantiscano diritti e libero accesso ai saperi, ai servizi ed al lavoro. Per questo invitiamo tutti – singoli e soggettività – a partecipare per opporsi alla deriva qualunquista e destroide della nostra società. Ognuno con i propri desideri, ognuno con le proprie voci, ognuno con i propri colori: per una Ferrara antifascista e solidale”. Alla manifestazione, che si concluderà con una lezione aperta di Girolamo de Michele, aderiscono: Anpi Cento, Ass. Primo Moroni – Nuova Casa del Popolo di Ponticelli (Bo), Gad – Gruppo anti discriminazioni Ferrara, Non Una Di Meno Ferrara, Partito Comunista Italiano Pci, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo Ferrara, Sinistra per Ferrara, Unione Sindacale di base Usb.

A Modena lo Spazio Guernica invita al concentramento in piazza Novi Sad alle ore 13: “Viviamo in una città e in una regione dove le condizioni di vita si fanno sempre più precarie e difficili. Un territorio inquinato e sempre più attanagliato da interessi speculativi, condizioni di lavoro sempre più ricattatorie, diritto all’abitare negato da canoni irraggiungibili ai più e un welfare sempre più esclusivo. Viviamo in una citta in cui le istituzioni difendono unicamente gli interessi aziendali e la campagna elettorale solleva un l’unico argomento, fatto proprio sia dal governo cittadino che dalle principali opposizioni, cioè la spartizione del tema della sicurezza inteso unicamente come abbandono dei quartieri in nome di riqualificazioni a misura di centri commerciali e colossi aziendali. Criminalizzazione degli scioperi e delle istanze sociali, propaganda razzista e continua difesa degli stessi interessi coorporativi e speculativi nei nostri territori con le grandi e le piccole opere utili solo a trarre profitto sulla nostra pelle. Non c’è nulla di nuovo nella becera propaganda del ministro degli interni così come in quella dei suoi simili che battono altre bandiere. In questi giorni Modena sarà cinta d’assedio prima dal leader della Lega e poi da quello del Pd. A partire da venerdì 3 maggio riprendiamoci la dignità che questi cercano di calpestare”.

Sempre a Modena, anche un appello a firma Anarchici e Anarchiche modenesi invita alla mobilitazione: “A una settimana dal corteo del 25 aprile contro la riapertura del Cpr di via La Marmora, Salvini annuncia la sua funesta calata in città per il 3 maggio. Vorrebbe venire a fare un comizio in piazza Pomposa, lo stesso luogo in cui si trova il laboratorio anarchico Ligéra e da cui è partito il corteo del 25 aprile. Non a caso sempre il 25 aprile Salvini ha promesso la riapertura dei lager di Modena, Milano, Gradisca e Macomer entro ottobre. A fronte di questa provocazione saremo presenti in strada di fronte al Ligéra per 24 ore, dalla sera di giovedì 2 maggio alle 18:30 alla sera di venerdì 3 maggio con interventi, cibo, musica e proiezioni. Rancore e paura non passeranno. Salvini in Pomposa non sei il benvenuto”. Nel pomeriggio di oggi a Modena si terrà anche un altro presidio indetto dalla Cgil, anch’esso per contestare il passaggio del ministro in città.