Acabnews Bologna

Occupato uno spazio al 36

L’Assemblea dei Bi/Sogni, evoluzione di OccupyMensa, installa un sistema wireless per scaricare libri gratis, annuncia: domani flashmob al Cda e rilancia verso il corteo di venerdì, l’appello di Sollevazione continua: “Direzione Comune, portate una tenda!”.

25 Novembre 2013 - 14:43

Occupato spazio sottoutilizzato in via Zamboni 36

Oggi in una sessantina di studenti e studentesse abbiamo occupato uno spazio sottoutilizzato all’interno della Biblioteca di Discipline Umanistiche di via Zamboni 36. All’interno di quest’aula erano presenti solo due fotocopiatrici adibite al servizio stampa. Da oggi questo spazio è aperto all’utilizzo di tutt* coloro che vivono e attraversano l’Università di Bologna.

Dentro questo spazio, che non ha ancora un nome perché lo decideremo tutt* insieme all’assemblea lanciata per oggi alle 16, trova casa il progetto “Datastorm – Archivo 36” tramite il quale è possibile scaricare tramite una nuvola wireless che copre l’intera biblioteca del 36 gratuitamente i libri di testo dell’Unibo, altrimenti carissimi e inaccessibili. Libero accesso alla cultura e ai saperi, mentre l’università e l’ER.GO inaugurano studentati di lusso per i pochi legati a Comunione e Liberazione noi pensiamo ai veri Bi/Sogni di tutti gli studenti. Bisogni e necessità che sono quelli di un abbattimento dei costi di questa università-azienda per permettere a tutt* di usufruire di un welfare adeguato.

Contro il caro-macchinette della BDU (aumentate del 100%) abbiamo anche installato una macchina del caffè e del te liberamente accessibili a tutt*!

Questa iniziativa vuole anche lanciare con forza il corteo per il diritto all’abitare di venerdì 29 che partirà dalle 16.30 da piazza XX settembre in quanto apre in città lo spazio politico della riappropriazione dei bisogni: casa, reddito, libri, mense… questa è la direzione giusta!

Assemblea dei Bi/Sogni

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Flash Mob al C.d.A.: apriamo la discussione sui Bi/Sogni degli studenti!

Mensa più cara d’Italia, affitti alle stelle, strutture universitarie inadeguate, posti letto non

sufficienti, libri di testo carissimi. A tutto ciò l’Alma Mater risponde con la militarizzazione e con l’inaugurazione di studentati di lusso spostando le risorse di tutt* per finanziare il futuro di pochi: legati a Comunione e Liberazione ovviamente.

Contro la differenziazione tra studenti di serie A e di serie B, contro la privatizzazione dei servizi, contro la demolizione del welfare studentesco, contro questa idea di università-azienda, noi crediamo che sia giunto il momento di parlare e confrontarsi sulle esigenze reali degli studenti e delle studentesse.

Tramite questo flash mob al C.d.A. dell’Alma Mater vogliamo aprire la discussione su punti precisi:

1) Il costo della mensa sia portato al livello medio delle altre mense italiane: pasto completo a 3 euro contro i 6,85 attuali.

2) La mensa del Sant’Orsola sia aperta anche agli studenti. E’ uno scandalo che un prof paghi 1euro il pasto completo e uno studente non possa accedervi.

3) Alloggi per tutt* a prezzi accessibili e non Hotel per ricchi

4) Libri di testo meno cari e scaricabili gratuitamente in rete

5) Copertura wireless gratuita della Zona Universitaria.

6) Apertura serale delle facoltà per iniziative di arte, musica, cultura.

OccupyMensa

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Una sola grande opera: CASA REDDITO DIGNITA’

29 novembre: direzione Comune di Bologna

Porta con te una tenda

concentramento 16:30 piazza XX Settembre, autostazione

Dopo il 18 e il 19 ottobre a Roma, torniamo sui territori mettendo in rete scioperi, occupazioni, picchetti, riappropriazioni.

Per mettere in discussione chi decide sui soldi e le risorse pubbliche, e che utilizzo ne viene fatto, riportiamo nelle piazze i bisogni e le esigenze che milioni di persone stanno manifestando. Per fare crescere la sollevazione, indichiamo ancora una volta i responsabili della crisi, e le istituzioni che potrebbero risolvere questi problemi, esigendo una risposta.

Anche a Bologna tanti percorsi di lotta stanno crescendo e puntando sull’obbiettivo di cambiare le cose, uniti nello slogan che è anche un programma di lotta: “una sola grande opera: casa, reddito, dignità per tutti e tutte!”.

Per costruire una “sollevazione continua” nel nostro territorio, diamo appuntamento per un corteo il 29 novembre, che sappia puntare il dito nei confronti del Comune di Bologna e rendere pubbliche le sue responsabilità politiche nella gestione della crisi e dell’austerità.

Sollevazione continua – Bologna