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Occupanti di via Irnerio al Sant’Orsola, interviene la polizia

Ieri blitz alla direzione e manifestanti portati via di peso, Asia: “Nessuno confronto, solo repressione”. Dal presidio di via Fantoni: “Basta soluzioni fittizie e temporanee”. Social Log: spezzone per la casa al corteo del 25 aprile.

20 Aprile 2016 - 11:03

santIncursione di Asia-Usb e degli occupanti di via Irnerio, nel tardo pomeriggio di ieri, alla direzione generale dell’ospedale Sant’Orsola che è proprietario dello stabile sotto minaccia di sgombero. I manifestanti sono arrivati in corteo e sono entrati nel padiglione “per chiedere un incontro con l’amministrazione”, racconta Asia su Facebook, visto che il mese scorso si era aperta una trattativa. Da parte del Sant’Orsola, però, la risposta è stata quella di una “chiusura totale” e nel giro di qualche ora sul posto sono arrivate le forze dell’ordine. Alla fine, i militanti di Asia raccontano di essere stati “allontanati di peso da Digos e polizia” (il sindacato pubblica anche un video dell’accaduto) e dalla proprietà, insomma, il messaggio sembra essere: “Nessuno spazio di confronto, solo repressione e sgomberi”.

Riceviamo e pubblichiamo dal presidio davanti all’ex fienile di via Fantoni, intanto, il seguente contributo nel quale, partendo dallo striscione che contraddistingue il sit-in (“Contro ogni brutalità, contro ogni terrore, giustizia sociale”) si rileva: “Altri 400 morti nel mediterraneo sono esattamente la brutalità contro cui lottiamo. Morti conseguenti alla fase dell’imperialismo all’epoca della crisi. Chi sono i terroristi in questo caso? I traghettatori? Quelli che prendono soldi dai migranti sbarcati in Grecia o i caporali? Oppure gli stati e le grandi compagnie economiche? L’Ue, come il comune, sta attuando politiche che non mirano a fermare le vere cause dell’esodo migrante ma a chiudere frontiere, rendere impossibile la vita dei rifugiati e migranti e a smantellare una serie di diritti legati al lavoro e al welfare che incideranno sulla vita di tutti gli abitanti d’Europa. L’esodo permette poi il ripopolamento europeo. In Italia il saldo delle nascite è negativo in confronto a quello migrante, i dati Istat di previsione per il periodo 2015/2065 dicono che le nascite italiane saranno in negativo di 11,5 milioni al contrario, quelle della popolazione migrante saranno in positivo di 12milioni. Questo produrrà una popolazione italiana sempre più vecchia a cui gli stranieri sempre più sfruttati e schiavizzati pagheranno la pensione. Precarietà economica e conseguentemente abitativa diventano così ontologiche della vita di tutti. Come per i rifugiati ora in tendopoli che, schiacciati da una politica sociale comunale inesistente che agisce dietro sgomberi legalitari, progetti lavorativi mascherati da tirocini pagati 1,5 euro all’ora e dietro a soluzioni fittizie e temporanee, hanno deciso di lottare per loro e per tutte quelle persone che come loro hanno affrontato il viaggio in fuga dai propri paesi. Quello per cui lottiamo è giustizia sociale! Solidarietà a tutte le occupazioni abitative resistenti!”.

Il diritto all’abitare, per concludere, sarà protagonista anche del corteo antifascista organizzato per il 25 aprile. “Costruiamo uno spezzone meticcio e solidale della lotta per la casa”, è l’appello lanciato da Social Log: “Con la stessa tenacia della resistenza di ponte Stalingrado 8 novembre, con la stessa gioia di un picchetto vittorioso contro uno sfratto, con la stessa determinazione con cui ci battiamo contro gli sgomberi delle occupazioni abitative e con la stessa passione con cui contrastiamo quotidianamente ‘la guerra tra poveri’ nei quartieri periferici della nostra città saremo in strada il 25 aprile fino a via del Pratello dove la giornata continuerà nel segno dell’antifascismo e dell’autogestione”.