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Usb Scuola: assolutamente insufficienti i posti per il sostegno didattico in Emilia-Romagna | Ancora dall’Usb: in Gd chiude temporaneamente una sala esprimenti, “fatto grave” | Un altro blitz contro il lavoro sfruttato.

25 Febbraio 2019 - 16:01

L’Usb Scuola denuncia “l’assoluta inadeguatezza del numero di posti che saranno attivati in Emilia-Romagna per  i percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico. All’interno della tabella A allegata al decreto ministeriale sono previsti 330 posti per la regione emiliano-romagnola, ripartiti tra infanzia (60), primaria (110), secondaria di primo grado (60) e secondaria di secondo grado (90). Questi numeri risultano totalmente inadeguati a fronte dei 3395 posti di sostegno in deroga assegnati dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’a.s. 2018/19, su un totale di 9265 posti di sostegno totali. Se a ciò aggiungiamo che soltanto gli specializzati potranno accedere al prossimo concorso, in base a quanto previsto dal nuovo sistema di Formazione iniziale e accesso al ruolo, risulta facile prevedere che le immissioni al ruolo sul sostegno saranno assolutamente inadeguate. Ancora una volta il sostegno viene trattato come il fanalino di coda della scuola pubblica e resta il settore più precarizzato di questa istituzione, con tutto ciò che esso comporta in termini di ritardi nell’avvio degli anni scolastici, di qualità della didattica, di potenziale gestione privatistica delle graduatorie da parte delle dirigenze e di reale diritto allo studio dei soggetti più fragili.

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Alla Gd, rende noto l’Usb, “i lavorator@ della sala esperiment Gd5 sono stati convocati in riunione dalla direzione tecnica e hanno appreso dell’intenzione dell’azienda di chiudere temporaneamente la storica sala esperimenti Tec5 a causa di un calo di lavoro. Tutto questo dopo che, a settembre, è stata aperta, sempre in Gd5, la sala esperimenti Tec6. Riteniamo questo fatto grave”, anche perchè “non c’è stato alcun passaggio preventivo con la Rsu, non rispettando gli accordi in deroga alla tradizione delle relazioni sindacali in Gd”. La Rsu ha quindi chiesto “un incontro urgente con la direzione tecnica per avere i necessari chiarimenti”.

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Altro blitz contro il lavoro sfruttato, segnalato da Il padrone di merda. In questo caso si tratta di un ristorante di via Pietralata. Dalla testimonianza di un ex dipendente: “C’ho lavorato due mesi, chiaramente in nero, senza contratto, che vuol dire nessuna forma di tutela né contributi, che vuol dire poi nessuna possibilità di ottenere il sussidio di disoccupazione”.