Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Due attiviste di Ya Basta da Bologna in Rojava | Sgb: nei nidi comunali “grande caldo e disorganizzazione” | Anche la piattaforma Pirata al fianco dell’Xm24 | Misure cautelari in varie città per le contastioni al G7 del 2017 a Torino: solidarietà da Cua e Hobo.

04 Luglio 2019 - 19:37

“Due attiviste di Ya Basta! Bologna sono in Rojava“, segnala l’associazione via social, riportando poi un comunicato della Rete Jin in cui si spiega che la delegazione in tutto è composta da sei donne italiane. “Come donne e come attiviste- scrivono- ci identifichiamo nel femminismo, antifascismo, antisessismo e anticapitalismo. La nostra delegazione nasce dal lavoro fatto in questi due anni con Rete Jin, rete di donne che porta avanti percorsi di solidarietà e di formazione sulla rivoluzione confederale curda, nello specifico sulla rivoluzione delle donne nella Federazione Democratica della Siria del Nord e dell’Est. Siamo partite con tante domande e tanta curiosità, tanta voglia di capire e vedere con i nostri occhi quei processi che stanno portando una società, passo dopo passo, a cambiare il proprio essere, il proprio approccio alla vita quotidiana, politica, ecologica e di genere, tramite un lavoro continuo di critica e autocritica, puntando ad uno sviluppo dal basso, egualitario e condiviso da tutte/i su ogni piano”.

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“Siamo solo al 4 luglio, già la disorganizzazione del servizio nei nidi sta mostrando tutti i suoi limiti, compreso quelli per affrontare il grande caldo di questi giorni che costringe educatori e collaboratori alla ricerca di zone di ombra nei giardini o di stanze fresche all’interno dei nidi, per preservare i bambini dalle conseguenze delle alte temperature”, scrive l’Sgb, evocando la possibilità di uno sciopero contro il lavoro delle educatrici a luglio: “La disorganizzazione della Ies in questo luglio 2019 ha toccato il fondo: pedagogisti che sostituiscono le educatrici mentre queste ultime vengono spostate da un nido all’altro con l’obiettivo di garantire il rapporto numerico, che può saltare solo in caso di assenza per cui non è prevista alcuna sostituzione, bambini che esprimono tutto il loro disagio con un pianto inconsolabile alla ricerca di un viso familiare che li ha accompagnati nei mesi precedenti. Per il funzionamento del sistema educativo dei nidi diventa indispensabile l’intervento dei collaboratori che, oltre a resistere al caldo delle cucine nella realizzazione dei menu’ della giornata, contribuiscono a non far saltare il castello di carta che da anni la Ies costruisce per il mese di luglio. In queste condizioni viene meno qualsiasi progetto pedagogico ! L’offerta che il comune di Bologna assicura alle famiglie è solo ‘badantato’ che non sempre garantisce l’incolumità e la salute dei bambini”.

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Solidarietà all’Xm24 e agli altri spazi sociali sotto sgombero in altre città da parte della Pirata, ovvero Plataforma Internacionalista por la Resistencia y la Autogestion (che comprende Colectivo Nodo Solidale di Roma, Colectivo Nodo Solidale México, Colectivo Zapatista Lugano e Adherentes Individuales in Germani, Italia, Francia), che tra l’altro proprio all’Xm24 organizza la Sagra del peperoncino rebelde. Dal comunicato che riceviamo e pubblichiamo: “Vogliono farci sparire dal panorama di ‘decoro’ nel quale non rientriamo né vogliamo rientrare. Perché questi stessi posti sono quelli che portano solidarietà alle persone trattate come rifiuti dalle autorità statali: coloro che abitano gli spazi dei centri di detenzione per migranti o le carceri del mondo e che, da lì, come solo strumento per contrastare le condizioni alle quali sono ridottx, utilizzano il proprio corpo come arma di libertà. Portiamo quindi la nostra piccola solidarietà anche ai e alle compagne anarchiche che in differenti carceri d’Italia stanno protestando attraverso scioperi della fame”.

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Un’operazione di polizia scattata in varie zone d’Italia ha portato stamattina a 17 misure cautelari, tra arresti domiciliari e obblighi di firma, per accuse legate alla manifestazione che nel settembre 2017 contestò il G7 del lavoro che si tenne alla Venaria Reale di Torino. “Dalla zona universitaria di Bologna esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai colpiti da questa infame repressione”, scrive il Cua, ricordando che in quell’occasione “migliaia di manifestanti invasero le strade di Torino e di Venaria, scagliandosi con la rabbia di intere generazioni di giovani sfruttati e senza futuro verso chi, seduto a un tavolo e difeso da centinaia di forze dell’ordine, distrugge la vita di milioni di persone per gli interessi politici ed economici dei potenti”. Solidarietà anche da Hobo: “La bestia spaventata compie gesti inconsulti, ed è proprio in questi momenti che bisogna continuare a battere e a combattere, a non lasciare mai il terreno della contrapposizione, a cercare sempre nuove rotte su cui puntare, senza indietreggiare di un centimetro. Al fianco dei compagni e le compagne colpite dalle infami misure“.