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::: Notizie brevi :::

Di Maio dà forfait, Riders Union annulla contestazione ma conferma mobilitazione contro Glovo di venerdì | Oggi scioperano reparto sosta e contrassegni Tper e addetti pulizie e facchinaggio FlyOn Hotel | Presidi Sgb contro rilevazione impronte digitali dipendenti pubblici e licenziamenti Sda.

26 Giugno 2019 - 16:27

Di Maio ha annunciato che sabato non sarà a Bologna, quindi la contestazione che avevamo annunciato per quel giorno, e che secondo noi ha influito sulla sua decisione, e’ annullata. Confermiamo, invece, la mobilitazione nazionale di venerdì” contro Glovo, con l’appuntamento delle 18.30 davanti al McDonald’s di via Ugo Bassi. Lo ha spiegato Riders Union stamattina in conferenza stampa, accusando la multinazionale di “usare usando come alibi il tavolo nazionale” rendendo al contempo “sempre peggiori le condizioni di lavoro”. Oggi intanto l’assemblea legislativa regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge per ampliare le tutele a ciclofattorini e altri lavoratori delle piattaforme digitali: “È un atto apprezzabile ma il cui valore è solo simbolico”, commenta Riders Union: si tratta di “una pressione in più sul Parlamento” ma “che non ha validità giuridica”.

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È in corso lo sciopero di 24 ore del reparto sosta e contrassegni Tper. Scrive Usb: “La cosiddetta produttività non può stravolgere i diritti dei lavoratori. Non è accettabile, che per soddisfare il contratto di servizio siglato con il Comune, la prestazione giornaliera si trasformi in lavoro a ‘cottimo’, ponendo il focus solo ed esclusivamente sui controlli.
Il rinnovo del contratto deve tenere conto delle esigenze e delle richieste del reparto, in caso contrario è inutile sottoscrivere un’intesa che tenga in considerazione, di fatto, solo le richieste datoriali. Il sistema degli affidamenti in appalto, di cui la sosta fa parte essendo soggetta a gara specifica, ha prodotto l’ennesima discriminazione, con l’esclusione dei lavoratori della sosta dal rinnovo del contratto integrativo dei lavoratori Tper, avvenuto ormai già da due anni (luglio 2017), e sarebbe ora di completare il lavoro”.

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I lavoratori addetti alla pulizia delle camere e al facchinaggio presso l’hotel FlyOn sono in sciopero da oggi. La decisione è stata assunta ieri alla notizia di un nuovo cambio d’appalto, sei mesi dopo il precedente. Scrive Sgb: “Le aziende cooperative o srl che si alternano nella gestione di tali servizi sono di fatti legate sempre agli stessi consorzi, dove il datore di lavoro non si vede mai ed il tutto viene gestito da consulenti. Ogni qualvolta che si avvicendano i lavoratori, che perdono pezzi di retribuzione, sia il tfr o la tredicesiama sono costretti in continuazione a rincorrere legalmente i datori di lavoro”. Il sindacato stigmatizza anche come “operazione antisindacale” la convocazione, ieri pomeriggio, dei lavoratori per invitarli a non astenersi dal lavoro.

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Sempre Sgb ha manifestato ieri pomeriggio in piazza Liber Paradisus raccogliendo firme contro la rilevazione di impronte digitali per i dipendenti pubblici, deliberata nella “legge concretezza” del governo Conte e definita uno “strumento di controllo assurdo” volto a “coprire la volontà di non rinnovare i contratti pubblici, che sono scaduti il 31/12/2018, il continuo rimando di un piano straordinario di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, il non volere assicurare il pagamento immediato del Tfr/Tfs all’atto del pensionamento magari proponendo i monitor, il non voler garantire la 14esima mensilità”. Oggi invece il sindacato era in presidio davanti al Tribunale in via Farini durante una nuova udienza della causa contro i licenziamenti dei  lavoratori iscritti a Sgb che lavorano in appalto allo Sda di Sala Bolognese.