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Nuova passeggiata nel bosco urbano dei Prati di Caprara: “Continua la disobbedienza civile” | A Firenze respinto come inammissibile il ricorso del Viminale contro la residenza ai richiedenti asilo: per Bologna decisione il 24 | Si avvicina un accordo sui lavoratori della Fiera.

08 Giugno 2019 - 19:25

“Dopo aver pulito nuovamente i Prati di Caprara”, oggi il comitato Rigenerazione No Speculazione ha organizzato una passeggiata nel bosco urbano, “con visita guidata da botanici ed esperti forestali e di erbe selvatiche”, seguita da un picnic. “Ricordiamo che l’accesso al bosco è vietato”, ha scritto il comitato, quindi “continuiamo con le azioni di disobbedienza civile”.

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A Firenze è stato respinto come inammissibile il ricorso dell’Avvocatura dello Stato a nome del ministero dell’Interno contro il verdetto dei giudici sull’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo: la motivazione è che il ministero non è parte in causa nel procedimento. Il 24 giugno anche il Tribunale di Bologna si pronuncerà sul ricorso del Viminale, annunciato nei giorni scorsi dal ministro Matteo Salvini. Ad oggi sono quattro le sentenze (emesse dai Tribunali di Bologna, Genova e Firenze, mentre a Roma si è promnunciato a favore di una persona con protezione umanitaria) che hanno riconosciuto il diritto all’ottenimento della residenza. Sempre a Firenze, sono state bocciate dal Tar le zone rosse istituite dalla Prefettura. Ma secondo il sindaco di Bologna, Merola, questo non avrà ricadute sull’analogo provvedimento in vigore sotto le Due torri perchè la caratteristiche sarebbero diverse.

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Dopo mesi di trattative, sembra avvicinarsi un accordo sulla riorganizzazione del personale della Fiera. L’assemblea dei lavoratori è convocata per il 19, ma intanto Cgil, Cisl e Usb (Sgb si riserva di aspettare l’assemblea) hanno firmato un’ipotesi di intesa. Innanzitutto, viene fissato un monte ore minimo per i part-time a tempo indeterminato sotto il quale non si potrà andare: 70.000 ore annue e 80 persone. Dall’1 settembre dell’anno prossimo, se si scenderà sotto quella soglia, l’expo assumerà nuovo personale dalla lista dei tempi determinati, assicurando un monte orario minimo di 1.000 ore. In ogni caso, i tempi determinati non potranno essere più dei tempi indeterminati. La chiamata per l’assunzione dalla lista dei ‘precari’ sara’ normata, dando, per esempio, la precedenza in base all’anzianita’ di servizio. L’intesa prevede, inoltre, il passaggio da 700 ore a 1.000 ore su base volontaria, il passaggio di sette part-time a full time. Sul tavolo anche alcuni accordi specifici: uno riguarderà il riconoscimento di un salario di produttività a partire dal 2019 (per il 2018 sarà versata una una tantum), un altro riguarderà l’accesso all’isopensione per i full-time.