Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Sgb su coop sociali: “Pessimo contratto nazionale, mentre enti pubblici appaltano al risparmio” | Noi Restiamo in piazza Verdi: “Socialità dal basso è possibile”| Link-Mala Educación aderiscono al B-Side Pride: “È il momento di far ripartire la marea” | Pensare urbano consegna in Comune oltre 2.000 fime per frenare Airbnb.

04 Giugno 2019 - 20:25

Educatori - foto Fb Sgb“Le nostre condizioni di lavoro sono dettate non solo da un pessimo contratto nazionale rinnovato da qualche giorno con pochi spiccioli d’aumento ed il peggioramento della parte normativa, firmato da Cgil Cisl e Uil.  A questo si aggiungono i contenuti degli appalti, al risparmio, voluti dagli enti pubblici”. Così Sgb in merito alle condizioni dei lavoratori del sociale in appalto alle cooperative. Continua il sindacato: “A fronte di questa situazione ci sembra incredibile che vi sia qualche collega organizzato in circolo Arci, come riportato dal quotidiano la Repubblica, che come soluzione indichi la carta dei diritti del Comune di Bologna. Una sorta di ‘sindrome di stoccolma’ di chi oggi  fa finta di scoprire che nelle scuole gli educatori hanno diritto solo a mezzo pasto, ben sapendo che quella è una conquista (parziale) di una lotta portata avanti proprio nei confronti del Comune di Bologna, da Sgb perché nemmeno quello, per la giunta targata Pd esiste. Una lotta che noi stiamo continuando per ottenere di più, ma senza confondere gli ‘amici’ con i ‘nemici'”.

* * *

“Siamo in piazza Verdi con musica e birrette per dimostrare che è possibile una socialità dal basso e responsabile senza che sia ‘indecorosa’!”, scrive Noi Restiamo in merito all’iniziativa annunciata per la serata di oggi, che avrà un seguito già domani, di nuovo in piazza Verdi, alle 19,30: “Invitiamo studenti e studentesse, realtà e organizzazioni a un’assemblea per dimostrare come siano possibili forme di aggregazione e socializzazione dal basso che pur rifiutando la l’idea di decoro di Comune e Unibo, siano responsabili nell’utilizzo degli spazi pubblici: pensano di normalizzare Piazza Verdi, ma Piazza Verdi è degli studenti e resterà degli studenti!

* * *

Link Bologna Studenti Indipendenti e La Mala Educación “hanno deciso di aderire alla chiamata delle realtà LGBTIQ* di Bologna del B-Side Pride, uno spezzone indipendente che vuole riunire i gruppi queer e transfemministi con la parte meno rappresentata del movimento LGBT ufficiale: persone LGBTIQ* migranti, richiedenti asilo e razzializzate, persone sieropositiv*, trans*, transgender e intersex, sex worker”. A 50 anni di Stonewall “sentiamo la necessità di dire che il Pride appartiene a tutt* quelle soggettività che, sempre più dimenticate, sono state costrette negli anni a combattere tra il fuoco incrociato dei partiti di governo, della città e del paese, del centrosinistra e quello invece dell’estrema destra che spira sempre più forte nelle nostre periferie e in tutta Europa. Non c’è molta differenza tra il decreto Minniti-Orlando e il decreto sicurezza, tra lo sgombero di Atlantide o le ordinanze dell’assessore Aitini e il World Congress of Family di Verona: ci siamo dovuti difendere, sempre più soli e discriminati, adesso è il momento di far ripartire la Marea”.

* * *

Ha superato quota 2.000 la raccolta firme di Pensare urbano, il “laboratorio per il diritto alla città” attivo da oltre un anno per trovare soluzione all’emergenza abitativa, aggravatasi con l’attivazione della piattaforma Airbnb, che oggi ha consegnato le sottoscrizioni in Comune chiedendo l’avvio di una istruttoria pubblica sul tema e un limite al numero di alloggi che un host possa mettere a disposizione. Del laboratorio fanno parte studenti, docenti, lavoratori, comitati cittadini e associazioni come Link, Ritmolento, Unione inquilini, Arci, Labas, Tpo, Sgb. Vogliamo “porre la politica davanti alle proprie responsabilità – spiegano – questa situazione andava affrontata molto tempo prima e non è stato fatto”.