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Rigenerazione No Speculazione: dopo prese di posizione Sindaco e Consiglio rispetto alle dichiarazioni del presidente Invimit “continueremo a vigilare” | Responsabile Herambiente rischia processo per discarica inquinante a Imola | Social Log in piazza Verdi “contro il modello Glovo e il potere dell’algoritmo”.

10 Maggio 2019 - 18:37

Il comitato Rigenerazione No Speculazione torna a intervenire sulla prospettiva di “urbanizzazione” dei Prati di Caprara annunciata alla stampa dal presidente di Invimit, società del ministero dell’Economia proprietaria dell’area, dopo la presa di posizione del sindaco Virginio Merola (“deve andare bene al Comune e se ci viene proposta una cittadella della moda diremo no”) e l’odg di “totale contrarietà” approvato in Consiglio comunale: l’intervista al presidente di Invimit “Ci ha molto preoccupato perché ha riportato le lancette indietro a prima dell’istruttoria pubblica, ci è sembrata una mancanza di rispetto verso la città, che ha ottenuto un cambiamento di rotta”. Sindaco e Consiglio “quantomeno hanno ricordato che un passo avanti era stato fatto. Ma naturalmente sono dichiarazioni e continueremo a vigilare”. E sull’outlet della moda “non si torna indietro”.

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Un avviso di chiusura indagini (atto che di prassi precede la richiesta di rinvio a giudizio) è stato notificato per il reato di inquinamento ambientale al responsabile Herambiente della ‘Filiera discariche’ per il periodo relativo alla gestione della discarica Tre Monti di Imola, dal 2009 al 2016. Sarebbero stati immessi rifiuti non conformi e sono stati accertati inqiunianti tali da compromettere l’ecosistema per un raggio di 5km e un rilevamente sversamento di percolato nel vicino Rio Rondinella. Il sito è stato oggetto di ripetute contestazioni dei comitati ambientalisti, a cui tar e Consiglio di Stato hanno dato ragioe imponendo la sospensione delle attività.

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Social log ieri ha manifestato in piazza Verdi “contro il modello Glovo e lo sfruttamento nel settore del food delivery, contro lo sfruttamento e il precariato giovanile, contro il lavoro a cottimo” chiamando a raccolta riders e in generale i precari a opporsi alle aziende che impongono regole alienanti, con app “che decidono quanto sei bravo o quanto meriti di guadagnare”. Ricorda Social Log: “In numerose città italiane, ad esempio Torino, i fattorini e le fattorine di Glovo hanno alzato la testa contro il modello schiavistico di lavoro imposto dalla nuova logistica, spacciata come gig economy. Scioperi, blocco delle consegne, conquista di nuovi diritti contro il potere dell’algoritmo!”. L’appuntamento è ogni settimana allo sportello attivato in via Avesella.