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::: Notizie brevi :::

Una nuova destinazione per il Cassero di porta S.Stefano sgomberato nel 2015? Non prima del 2020 | Verrà tolta la parola “Dodi” dalla denominazione della rotonda intitolata a Domenico Maracino | Concorso per le educatrici dei nidi, Cobas: “A parole seguano fatti” | Servizi educativi, Sgb ottiene un nuovo tavolo.

06 Maggio 2019 - 18:38

A tre anni e mezzo di distanza dallo sgombero di Atlantide, il Cassero di Porta Santo Stefano è ancora vuoto, murato e inutilizzato. E per vederlo nuovamente destinato a qualche tipo di attività, bisognerà ancora attendere: se tutto andrà bene, non se ne parlerà prima del 2020. E’ la tempistica fornita dall’assessore ai Lavori pubblici, Virginia Gieri. Da qualche giorno sono cominciati alcuni lavori ma si tratta solo dell’installazione di ancoraggi sul tetto, a loro volta necessari per un successivo intervento di manutenzione della copertura. Solo dopo si passerà ad un intervento di “riqualificazione”, continua l’assessore, affermando che il Comune conta di approvare il progetto esecutivo e bandire la gara per i lavori “entro la fine del 2019”. E poi? Ancora una decisione sulla destinazione del Cassero non c’è, ma “l’intenzione del Quartiere- riporta Gieri- è di prevedere un bando per le associazioni, soprattuto per un piano dell’edificio, mentre forse l’altro piano sarà comunque utilizzato per attività legate al mondo associativo ma in modo diretto dal Quartiere”.

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La rotonda intitolata nel 2017 a “Domenico Maracino detto Dodi” perde una parte della denominazione: “Deve essere stralciato lo pseudonimo Dodi– prevede una delibera approvata dal Comune- in seguito a parere dell’Istat, a cui spetta l’approvazione finale e l’inserimento dei nuovi nominativi delle aree di circolazione nell’Archivio nazionale dei numeri civici e delle strade urbane”.

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Dopo il ‘concorso-choc‘ dello scorso settembre, il sindaco Virginio Merola rispondendo ad una lettera di 300 genitori ha annunciato la “prossima pubblicazione” di un “bando di concorso per assunzioni a tempo determinato” nei nidi comunali. Commentano i Cobas: “La normativa vigente consente di valorizzare esperienza presso ente che bandisce il concorso per favorire la continuità lavorativa del personale supplente condizione necessaria alla continuità educativa. Principio che ha trovato il consenso unanime del Consiglio comunale all’udienza del 29 marzo e fortemente sostenuto dalla lettera di oltre 300 famiglie che portano i/le loro bimb* nei nidi comunali. Tra pochi giorni, dichiara il sindaco, uscirà il bando per il nuovo concorso per educatore di nido a tempo determinato. Auspichiamo che alle parole seguano i fatti”.

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Sgb ha incontrato l’amministrazione comunale per discutere la situazione delle lavoratrici e lavoratori delle coop Quadrifoglio e Pianeta Azzurro, impiegati nei servizi educativi delle scuole. Tra i vari temi, “abbiamo evidenziato che pur avendo ottenuto, dopo molte lotte dei lavoratori il diritto al pasto, attualmente viene fornito esclusivamente dal gestore in forma parziale e discriminatoria (primo più contorno) chiedendo che finalmente l’ amministrazione si faccia carico economicamente, all’ interno dell’ appalto, del completamento del pasto (secondo, pane e frutta). Nel merito del nuovo appalto abbiamo chiesto e concordato l’apertura di un tavolo che vada a discutere nel merito allo scopo di migliorare ulteriormente le condizioni di lavoro delle educatrici ed educatori scolastici”.