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::: Notizie brevi :::

Bancarotta: “Il nostro progetto non può essere usato per legittimare lo sgombero dell’Xm24” | 25 aprile con transenne in piazza San Francesco | “Regala gli scarponi ai migranti che affrontano le Alpi”, attivati due punti raccolta | Noi Restiamo interviene su Sert Navile ed estate in piazza Verdi.

23 Aprile 2019 - 18:58

Il progetto Bancarotta Srl “non può essere utilizzato come veicolo per legittimare lo sgombero di Xm24”. Così Bancarotta sull’assegnazione degli spazi di via Fioravanti 12: il progetto è “aperto a tutte e tutti e ospitare quante più realtà vogliano farne parte, nel rispetto dei principi dell’antifascismo, antirazzismo e anti-sessismo. Non si è mai posto, dunque, come una possibile risoluzione per le esigenze di Xm24”. Inoltre “ha, di agibile, meno di 100 metri quadri: è piccolo, insomma; e del progetto fanno parte più di 9 realtà (associazione culturale Città Aperta, associazione Xenia, Assemblea Casa della Salute del Navile, Concibò, Sopra i ponti, Sportello Sociale della Bolognina, 20 Pietre, Xm24, e di recente si è aggiunta l’Almi – Associazione lavoratori marocchini in Italia, e sono interessate almeno altre tre)”. Chi altri vorrà partecipare al percorso sarà “parte di un processo che porterà democraticamente alla costruzione di un regolamento condiviso”. Dunque, “Xm24 rimane e il Comune deve fare i conti con la sua esistenza, senza nascondersi dietro soluzioni immaginarie”.

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Per la festa del 25 aprile tornano le ordinanze comunali per limitare la vendita e la somministrazione di alcolici nella zona del Pratello e dintorni, ma “all’interno della nostra festa non cambia niente rispetto agli anni scorsi per quanto riguarda la somministrazione di alcol”, spiega il Pratello R’Esiste via Facebook. In aggiunta alle ordinanze, l’amministrazione intende anche transennare dal primo pomeriggio l’area del sagrato di piazza San Francesco, che non rientra nella zona della festa del Pratello R’Esiste: questo per far parcheggiare i mezzi di soccorso e di servizio, ma anche per evitare assembramenti di persone.

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“Porta un paio di scarponi da regalare ai migranti costretti ad affrontare la traversata oltre il confine sulle Alpi”. E’ l’appello diffuso dalla campagna Cartoline dalle Alpi. A Bologna, fino al 6 maggio, sono disponibili due punti di raccolta degli scarponi usati: LàBike, la ciclofficina di Làbas in vicolo Bolognetti (ogni mercoledì dalle 18 alle 21, 1 maggio escluso); la ciclofficina de L’Altra Babele in via Sant’Apollonia 11 (ogni giovedì dalle 19 alle 21, 25 aprile escluso).

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La programmazione estiva in piazza Verdi e dintorni non prenderà più la forma del “Guasto Village” gestito da Peacock Lab: il Comune ha scelto il progetto “Piazza Verdi racconta”, promosso dalla coop Le Macchine Celibi insieme ad altra realtà tra cui il Comitato Piazza Verdi. Commenta Noi Restiamo: “Dal 15 maggio al 15 settembre, piazza Verdi e zona universitaria saranno nuovamente invasi da quella farsa che è la ‘riqualificazione della zona universitaria’: con o senza container, che si chiami ‘Guasto Village’ o ‘Piazza Verdi racconta’, rifiutiamo l’esistenza di un bando che ha a cuore solo l’espulsione fisica dei soggetti indesiderati dalla Zona U, a favore del profitto e della trasformazione della città in una vetrina per turisti”.

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Ancora Noi Restiamo interviene così sulla chiusura del Sert Navile: “Ausl e Comune pensano di poter fare di Bologna una città vetrina dove poveri, malati ed emarginati non solo non accedono a servizi e cure all’altezza di uno Stato sociale ma vengono cacciati, ghettizzati, spostati come pacchi là dove non turbano la vista e non danno fastidio. Bologna, del resto, dalla legge Minniti è diventata un laboratorio di repressione ed espulsione con tanto di raid e retate, una città in guerra fatta di zone rosse e daspo che il ministro dell’interno ha plaudito e vorrebbe esportare nel resto del Paese. Che sia la Lega o il Pdi poveri, gli stranieri, i malati vengono criminalizzati e marginalizzati. Tutto ciò è intollerabile, casa salute e dignità!”.