Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Vag61 su condanne per manifestazione a Bankitalia del 2011: “Nessun senso di colpa” | Salvini contro corteo migranti, Coordinamento: “Non chiediamo permesso” | Salta trasferimento assistenti sociali dal Pilastro, Usb: “Vittoria!” | Sindacato convoca inoltre sciopero in alcuni settori venerdì | Fiera, sette lavoratori impugnano contratto.

10 Aprile 2019 - 17:43

“A ottobre 2011”, mentre “in Italia la crisi economica mostrava tutta la sua ferocia”, un “grande movimento transnazionale si opponeva alla protervia dell’1% inondando le piazze, dal Cairo a Madrid a New York. Il 15 del mese sarebbe toccato a Roma”. Così Vag61 intervenendo dopo le condanne in appello per la manifestazione a Bankitalia di quell’anno. “Con noi c’era, per la prima volta, Santa Insolvenza, protettrice delle precarie dei precari: ‘frega per noi peccatori la ricchezza che produciamo ma altri detengono perchè abbiamo diritto a casa, mobilità, saperi e desiderio’, era l’invocazione”. Oggi, “palese la devastazione di anni di politiche di austerità, anche il più stronzo dei liberali non può che ammettere che avevamo pienissima ragione”. In conclusione:”Noi non abbiamo nessuna colpa, non proviamo nessun senso di colpa”.

(tavola su “Internazionale”, n.941 – marzo 2012, di Seth Tobocman e Jessica Wehrle)

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“Con il suo solito modo da sbruffone, Matteo Salvini ha commentato sulla sua pagina Facebook la manifestazione” di sabato scorso, scrive il Coordinamento Migranti, rivendicando di avergli mandato “un messaggio chiaro: non accettiamo delle leggi fatte per ricattare e rendere più sfruttabili uomini e donne migranti”. Quelle leggi “non ci fanno paura” e “lottiamo a testa alta. Questo a Salvini non piace perché, come ha scritto, lui pensa che dovremmo muoverci in punta di piedi e chiedere il permesso per ogni cosa. Si sbaglia: non chiediamo il permesso di essere liberi, non chiediamo il permesso per lottare contro lo sfruttamento quotidiano che siamo costretti a subire, non chiediamo il permesso per scioperare insieme alle donne e agli uomini italiani contro un sistema di violenza che lui e i suoi amici vogliono difendere”.

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“Nei giorni scorsi, su segnalazione di alcuni dipendenti del Comune di Bologna e dell’Asl cittadina in servizio presso il Polo Pilastro, abbiamo inviato una formale nota al Comune di Bologna per sottolineare che la scelta di trasferire gli assistenti sociali dal Polo Pilastro al Poliambulatorio Zanolini era totalmente sbagliata” perché “interromperebbe un’esperienza” radicata”in un territorio di periferia ad alta densità abitativa e a forte rischio di esclusione”. Lo scrive Usb. Il sindacato ha ieri dato notizia che il Comune ha deciso di non procedere al trasferimento: “Riteniamo questa una vittoria delle lavoratrici e i lavoratori” che “si oppongono al costante smantellamento e mortificazione delle loro funzioni” così come di quei cittadini che “non si arrendono all’abbandono delle periferie da parte delle istituzioni”.

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Sempre Usb segnala che “la Commissione di Garanzia ha impedito a Usb di tenere lo sciopero generale venerdì 12 aprile contro le politiche dell’Unione Europea e del Governo italiano. Un fatto gravissimo che lede un diritto inalienabile”. Per questo “abbiamo deciso di mantenere lo sciopero nei settori non sottoposti alla legge antisciopero dell’industria, del commercio e della logistica. Venerdì’ 12 aprile sciopero di 2 ore in uscita, presidio alla prefettura di Bologna dalle ore 10”. L’agitazione coinvolgerà tra gli altri i lavoratori delle agenzie fiscali “i cui lavoratori rivendicano il riconoscimento di diritti che vengono ormai calpestati quotidianamente” e quelli della fabbrica metalmeccanica Fabio Perini di Calderara, dove la dirigenza “con il suo atteggiamento superficiale e arrogante sta mettendo a rischio il sito produttivo e 130 posti di lavoro”. Aggiunge infine Usb: “Altri scioperi, articolati per settore e per categoria, si svolgeranno anche nelle prossime settimane”.

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Sette lavoratori a tempo indeterminato della Fiera hanno impugnato i loro contratti, contestando l’inquadramento da stagionali reso possibile dal decreto Dignità, nell’ultimo giorno utile consentito dalla legge. Una vicenda che impatta sul tavolo in corso sugli esodi volontari, che l’azienda si è detta non più disposta a portare avanti di fronte al ‘rischio’ di dover procedere a sette assunzioni non previste. “Per BolognaFiere dunque, rivendicare i propri diritti comprometterebbe qualsiasi trattativa sindacale”, commenta Sgb, additando una dirigenza che “si riempie la bocca di diritti dei lavoratori solo in funzione elettorale”. Il sindacato ha reso anche noto che venerdì manifesterà “in consiglio comunale dove alcuni consiglieri faranno una domanda di attualità nel merito”.