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Presidio contro la presenza di Mario Draghi oggi in città, Cambiare Rotta: “E’ l’uomo che sta ipotecando il futuro della nostra generazione” | Usb sui corsi serali: “Agli annunci dell’Ufficio scolastico devono seguire impegni concreti” | Cobas dopo l’incontro con il provveditore: “Vigilare sul ricorso alla Dad per far fronte alla carenza di spazi”.

14 Settembre 2021 - 19:39

Oggi il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato a diversi eventi a Bologna e in centro la sua presenza è stata contestata da un presidio promosso da Potere al popolo e Cambiare Rotta. Draghi è “l’uomo venuto a commissariare il nostro paese, l’uomo divenuto presidente del consiglio grazie alla commissione europea e alla finanza”, scrive Cambiare Rotta: “L’uomo che sta ipotecando il futuro della nostra generazione con la complicità di tutti i partiti di destra e sinistra, e dei sindacati confederali: tutti riunioni nel Governo dei migliori, tutti inchinati all’altare della commissione eurpea. Draghi è venuto qui a fare la passerella al G20 delle religioni, per strizzare l’occhio agli ambienti democristiani. Viene a riempirsi la bocca di belle parole e inneggiando alla tolleranza, alla pace, mentre è il perfetto rappresentante di questo modello di sviluppo che porta avanti guerre e barbarie”.

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“Dopo l’oggettiva figuraccia dell’Ufficio scolastico provinciale con le convocazioni dalle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps) ci troviamo alle prese con il mancato avvio dei corsi serali, per far partire i quali adesso si vorrebbe ricorrere all’organico Covid, cioè personale con contratti che scadranno il 30 dicembre”, scrive l’Usb scuola. “Una decisione inaccettabile e immotivata: come se la questione della mancata attivazione dei corsi serali dipendesse veramente dalla carenza di docenti, mentre si tratta della scelta consapevole da parte delle Istituzioni di ridurre o non ampliare gli organici e di non fare investimenti per il bene e la salvezza della scuola pubblica”. L’Ufficio scolastico provinciale “sostiene che è ‘in corso di elaborazione’ il piano di attivazione dei corsi serali, a questo annuncio deve seguire un concreto impegno per ripristinare urgentemente i corsi serali nella provincia di Bologna, a difesa dell’inviolabile diritto degli studenti-lavoratori di frequentare la scuola, pubblica e gratuita, sancito dalla nostra Costituzione”.

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Grazie al presidio che si è svolto ieri davanti all’Ufficio scolastico, i Cobas scuola hanno ottenuto un incontro con il provveditore Giuseppe Panzardi. In merito alle “disfunzioni nella gestione dell’accesso alle scuole che ha portato al respingimento di docenti privi di green-pass per ragioni tecniche, nonostante la documentazione fornita”, riferisce il sindacato, il provveditore “ha riconosciuto la necessità di procedere con buon senso, senza dare avvio a provvedimenti di sospensione e di sanzione in caso di disguidi indipendenti dalla volontà del lavoratore. Riguardo alla questione dei corsi serali riteniamo del tutto insufficiente la soluzione prospettata di ricorrere all’organico finalizzato al recupero degli apprendimenti (leggi organico Covid), che per ora è stato garantito fino al 31 dicembre. Per quanto riguarda il ricorso alla Dad da parte di alcuni istituti della nostra provincia per far fronte alle carenze di spazi, Panzardi ne ha riconosciuto l’illegittimità sul piano normativo, poiché non riconducibile a problematiche collegate con l’emergenza pandemica e ha invitato a segnalare all’Ufficio tutte le situazioni di questo tipo. Per questo riteniamo assolutamente necessario vigilare affinchè il ricorso alla Dad non diventi una pratica strutturale per far fronte a ogni tipo di difficoltà di gestione della scuola”.