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Priorità alla Scuola dopo incontro con Ufficio scolastico su ripresa in presenza: “Elementi preoccupanti” | Le maschere bianche volantinano a un discount | Fiera, Sgb: “Per i lavoratori ceduti ancora nessuna garanzia”.

26 Gennaio 2021 - 20:18

Priorità alla Scuola è stata ricevuta ieri all’Ufficio scolastico regionale, durante il presidio organizzato  insieme ai Cobas contro le classi pollaio: “Ci rassicura che a una settimana dal rientro” nelle scuole superiori “siano giunte solo due segnalazioni di criticità”, su “assembramenti e sovraffollamento in prossimità delle scuole”. D’altro canto però “sono emersi alcuni elementi preoccupanti”. Il primo è la mancanza di risorse “per incrementare il numero di assistenti civici”. Poi, non c’è risposta sui “tempi che saranno necessari per attivare la possibiltà di effettuare tamponi gratuiti ogni 15 giorni presso le farmacie non ha ricevuto nessuna risposta”, così come sulla richiesta di “screening sistematico della popolazione scolastica”. Il timore è che le criticità “non siano affrontate fino in fondo, per poi presentare come ineluttabile un aumento dei contagi connesso alla riapertura delle scuole e una nuova interruzione della didattica in presenza. Questo è inaccettabile”.

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“Ieri pomeriggio le maschere bianche sono andate a fare un saluto all’IN’S di San Donato. L’IN’S è la sezione discount del gruppo Pam, ma i prezzi bassi nascono direttamente dallo sfruttamento dei lavoratori. Come già abbiamo più volte segnalato la prassi è la stessa di altri supermercati: a pochi lavoratori dipendenti corrisponde un continuo ricircolo di stagisti a cui viene promessa, dopo sei mesi di prova a 3,5 euro l’ora, un’assunzione che non arriverà mai. Qualcuno può pensare ‘beh, è normale, funziona così’. Ecco, il problema è proprio questo”. Così sulla pagina Facebook “Padrone di merda“. Nel video allegato le e gli attiviste/i in maschera bianca volantinano e parlano al megafono all’ingresso del supermercato.

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BolognaFiere: mentre la Regione aumenta la partecipazioni del capitale sociale per i lavoratori ceduti ancora nessuna garanzia”. Lo denuncia Sgb, spiegando che “le garanzie per i lavoratori, previste nel protocollo sul buon lavoro e gli appalti firmato il 5 agosto in città metropolitana, siano state disattese; il piano industriale della società partecipata continui ad essere secretato e a non essere illustrato nemmeno ai rappresentanti dei lavoratori e infine che nessuna proposta di continuità lavorativa sia stata ancora avanzata per i lavoratori a tempo determinato”. La dirigenza sta “procedendo a eliminare i diritti dei lavoratori”, secondo il sindacato, che assicura che continuerà a portare le proprie richieste ai tavoli sindacali aziendali” e a chiedere “un incontro in Città metropolitana, riservandoci di riprendere in qualsiasi momento lo stato di agitazione”.