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Asia-Usb e Noi Restiamo protestano in Bolognina: “Proroga sfratti è impegno irrisorio” | Studenti stamane anche in via Zamboni e alla Philip Morris: “Nostra formazione va in fumo!” | Presidio in viale Aldo Moro del Comitato regionale contro l’autonomia differenziata.

18 Dicembre 2020 - 20:55

A Roma sta per essere approvata una “mini proroga degli sfratti e dei pignoramenti fino al 31 marzo”. Si tratta di “un impegno irrisorio” per Asia-Usb, che oggi, in contemporanea a varie città italiane, ha manifestato in piazzetta Gavinelli in Bolognina. “Per affrontare seriamente questa situazione occorrono scelte chiare e radicali, un’inversione di rotta che metta in campo le risorse necessaria a rilanciare la politica pubblica per la casa, che risponda ai bisogni delle famiglie in difficoltà, dei giovani, dei disoccupati, dei precari”, scrive il sindacato. C’era anche Noi Restiamo: “Come giovani generazioni siamo accanto a chi lotta ogni giorno per il diritto all’abitare. Durante questa crisi sanitaria e sociale come giovani siamo rimasti senza lavoro e senza tutele, non sapendo come pagare affitti sempre più cari nelle città in cui viviamo e studiamo. Se siamo in questa situazione è colpa delle politiche abitative susseguitesi negli anni, ma la casa non è un lusso, è un diritto”.

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“L’eccellenza di Unibo serve solo ai privati! La nostra formazione va in fumo per gli interessi di Phiip Morris!” è invece il testo di due striscioni esposti stamattina sempre da Noi Restiamo al 33 di via Zamboni davanti allo stabilimento della multinazionale, dove sorgerà il nuovo polo formativo: “È stato dichiarato che si baserà su quattro asset individuati come strategici (già promossi dall’Unione Europea): formazione e professionalizzazione; trasferimento tecnologico e open innovation; ricerca applicata e rapporto università-impresa. L’università non si limita più a fare gli interessi delle aziende, ma diventa essa stessa un’azienda.Noi a tutto questo non ci stiamo, lo diciamo forte e chiaro che non è questa l’università che vogliamo.Chiediamo l’abolizione delle tasse universitarie e il blocco degli affitti.Chiediamo che l’università pubblica torni a essere una priorità, perché non siamo più disposti ad accettare le briciole di chi ci promette un futuro e ci dà solo miseria”.

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Comitato regionale contro l’autonomia differenziata oggi in presidio sotto la sede della Regione “per chiedere di ritirare la proposta di regionalismo differenziato avanzata nel 2018 e per chiedere, in contemporanea con altre 26 città italiane, al Governo di ritirare il DDL sulla ulteriore autonomia differenziata”. Secondo i manifestanti “è sotto gli occhi di tutti il fallimento della autonomia regionale nella gestione della crisi sanitaria come nei tracciamenti e nei trasporti per rendere sicura ed in presenza la scuola dei nostri ragazzi”.