Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Ieri a Bologna in 500 per l’assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattivi/e | All’Università “guardioni muscolosi” per le lezioni in presenza | Oggi protesta del personale della Fiera in Comune, contro la disdetta dell’integrativo aziendale | Usb: “Tper ha avviato un procedimento disciplinare contro nostri militanti e dirigenti, è un attacco antisindacale”.

28 Settembre 2020 - 20:58

Circa 500 persone, riferiscono gli organizzatori, hanno partecipato ieri all’assemblea nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici combattivi/e che si è svolta a Bologna. “Il sindacalismo di classe volta pagina”, scrivono i Si Cobas, sottolineando che dall’iniziativa è emersa “una diffusa e convinta domanda di unità da parte dei lavoratori e dei delegati”. L’assemblea si è sviluppata lungo “decine di interventi che hanno fatto vivere alla sala il vivo delle lotte sindacali e sociali che in questi mesi sono state portate avanti nei luoghi di lavoro e nei territori”, racconta l’Sgb.

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All’inizio di questa nuova settimana, con l’avvio di alcune lezioni in presenza, con posti limitati per chi riesce ad essere abbastanza veloce per prenotarsi, l’Università di Bologna ha deciso di riempire di guardie private gli spazi che la composizione studentesca deve attraversare”, segnala il Cua pubblicando alcune foto in merito. “Questi soggetti dovrebbero servire a garantire la ‘sicurezza’ di studentesse e studenti, come se un virus potesse essere contenuto da uomini muscolosi che sorvegliano gli ingressi e indicano come dobbiamo comportarci e che percorsi assurdi dobbiamo seguire per andare a lezione. Ancora una volta la salute e il termine ‘sicurezza’ vengono travisati ed utilizzati per rendere gli spazi che attraversiamo sempre più sterili e sorvegliati! Come se fosse questo ciò di cui abbiamo bisogno! Ma il presidio che sta in via Zamboni tra il 38 e il 36 dimostra tutt’altro, la composizione studentesca sopperisce alla mancanza di luoghi dove poter studiare e dimostra che con l’autogestione é possibile pensare dei modi per vivere assieme nel rispetto della tutela reciproca, senza che ci siano dei guardioni a dirci come farlo!”.

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Riesplode la protesta dei lavoratori della Fiera, che oggi (sostenuti da diversi sindacati, tra i quali Usb e Sgb) hanno manifestato nel cortile d’onore del Comune contro la disdetta dell’integrativo da parte dell’azienda. Con tamburi, sirene e striscioni un gruppo di dipendenti dell’expo ha presidiato Palazzo D’Accursio durante la seduta settimanale del Consiglio comunale, per manifestare il proprio dissenso nei confronti della proposta di riorganizzazione del lavoro avanzata dal management. La protesta è servita ad ottenere un incontro con i consiglieri comunali, intanto i sindacati hanno già chiesto l’apertura del tavolo di crisi istituzionale e proclamato lo stato di agitazione con un pacchetto di 24 ore di sciopero.

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“La direzione Tper ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di nostri militanti e dirigenti sindacali: Nello e Rosaria, da sempre attivi, con il massimo impegno, nella nostra organizzazione sindacale a tutela dei diritti delle lavoratrici e lavoratori”, segnala l’Usb: “Non riuscendo a colpirli in altro modo, sono stati accusati di abuso nell’utilizzo di permessi sindacali e sono stati oggetto di inaccettabili pedinamenti da parte di una agenzia privata incaricata dall’azienda. Una accusa che ha come obiettivo la lesione della loro reputazione e della reputazione della nostra organizzazione sindacale, un vero e proprio attacco antisindacale a chi sta dimostrando con i fatti di non cedere a logiche aziendali, di non accettare ingiustizie e intimidazioni”.