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::: Notizie brevi :::

Strage, in sala pubblica presentazione graphic novel revisionista, insorgono antifascisti | Annullata multa inflitta a senza dimora durante il lockdown | In stato di agitazione collaboratori e collaboratrici di nidi e scuole dell’Infanzia | Fondo Comune per fuorisede in affitto breve, Noi Restiamo: “solo incentivo per proprietari strutture turistiche”.

17 Settembre 2020 - 19:00

È in programma per questa sera alla Sala dell’Angelo di via San Mamolo la presentazione di una “graphic novel revisionista” sulla strage della Stazione, edita da “una casa editrice fondata da un ex di Forza Nuova” e tra i cui relatori c’è “uno dei due avvocati di Gilberto Cavallini”. È “la prassi ben nota sotto il termine ‘depistaggi'”, denuncia il Coordinamento antifascista Murri, che addita la concessione della sala da parte del Quartiere Santo Stefano, ricordando che per ottenderla a un’associazione basta “dichiarare l’impegno al rispetto della Costituzione” e in particolare della disposizione transitoria “che punisce l’apologia di fascismo. Evidentemente non basta. Non ci basta”. Interviene anche il blog Staffetta: “Negare la matrice neofascista della strage è solo un modo per rivendicare la loro violenza e poterla riproporre in futuro. Non abbiamo bisogno di verità alternative. L’unica verità è che la strage è fascista!”.

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La prefettura ha annullato una multa di 533,33 euro che era stata inflitta ad una persona senza dimora trovata in strada durante il periodo del lockdown. È stato accolto il ricorso presentato dai legali dell’associazione Avvocato di Strada, riconoscendo legittimo lo spostamento della persona, multata mentre andava dal capoluogo in un paese della Città metropolitana in cerca di un alloggio.

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Collaboratrici e collaboratori della scuola dell’infanzia “oltre alla perdita di salario di 130 euro/mese, subiscono un aumento di carichi di lavoro insostenibile nelle scuole con 2 sezioni” e anche chi lavora nei nidi subisce “ritmi di lavoro ingestibili per l’attivazione dei nuovi protocolli di sicurezza e sanificazione degli ambienti”. Lo denuncia Sgb, che ha proclamato lo stato di agitazione “Manca un adeguato potenziamento del personale, tanto sbandierato dall’amministrazione che ha programmato la riapertura dei servizi educativi e scolastici a tavolino, senza tenere conto della diversità delle numerose strutture che necessitano di organizzazioni diverse. In questa organizzazione teorica il comune di Bologna ha messo in primo piano l’esternalizzazione del pre e post della scuola dell’infanzia, affidato a personale educatore in appalto. Ciò pregiudica gravemente le relazioni fondamentali tra insegnanti bambini e familiari, determinando una caduta di riferimenti per i bambini e una riduzione della professionalità degli insegnanti”.

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“Notizia di ieri è l’annuncio sull’Unibo magazine di un nuovo accordo tra l’università e il Comune di Bologna. L’accordo prevederebbe uno stanziamento di un nuovo fondo (circa 500 mila euro) per gli affitti in locazioni turistiche per brevi periodi, destinato agli studenti fuori sede e con difficoltà economica. L’Unibo si elogia per i provvedimenti che starebbe mettendo in atto per aiutare gli studenti in difficoltà con gli affitti. Purtroppo ai nostri occhi appare evidente come questa azione non sia volta a un reale miglioramento delle condizioni degli studenti fuori sede, ormai da anni sempre più insostenibili. L’accordo infatti non prevede un cambiamento nella normativa dei rapporti tra affittuari e inquilini, ma un contributo in caso di tariffe agevolate a studenti fuorisede. Il vero incentivo lo ricevono, piuttosto, i proprietari di strutture turistiche (dai B&B fino agli AirBnb): parlare di stabilità per gli studenti per una misura che dura da una settimana ad un mese è assolutamente ridicolo”. Così Noi Restiamo