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::: Notizie brevi :::

Morte Orsetti, Cua: “Muri della zona universitaria esprimono rabbia e amore” | Rigenerazione No Speculazione: dalla maggioranza in Comune “mancanza di rispetto per la cittadinanza” | Processo alla sinta accusata di aver aggredito Borgonzoni in via Erbosa, l’avvocato: “Sentì violata sua riservatezza” | Statue Umberto I, Hobo: “Memoria mai neutra”.

19 Marzo 2019 - 19:52

“Questa mattina i muri della zona universitaria esprimono parole di rabbia e amore. Heval Tekoşer Piling, compagno e partigiano dell’oggi, caduto per la libertà : chi sacrifica la propria vita per un mondo più giusto non muore mai! Ciao Orso, Serekeftin!”. Così il Cua, con un post pubblicato su Facebook insieme a diverse foto.

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Dopo la manifestazione di sabato per i Prati di Caprara, ieri in Consiglio comunale è stato presentato un odg (da Dora Palumbo, del gruppo misto) che chiede all’amministrazione di preservare nella loro “interezza e integrita” sia i Prati che le aree dell’ex Cierrebi. Il Pd ha però ritenuto di non dover discutere subito il tema, rimandandolo in commissione. Inoltre, il Pd ha presentato un proprio odg che esprime apprezzamento per il global strike di venerdì, ma ignora la manifestazione del giorno dopo. In questo modo. per il comitato Rigenerazione No Speculazione, la maggioranza “dà prova di mancanza di rispetto della cittadinanza bolognese, che così come ha manifestato venerdì per un cambio di passo sulle politiche sul clima, ha manifestato sabato per chiedere coerenza sulle politiche locali. Ma si lodano i manifestanti di venerdì, si dimenticano quelli di sabato, chissà perchè. Evidentemente è molto facile fare dichiarazioni generiche su clima e ambiente, è molto più difficile tradurle in concrete scelte in ambito cittadino. Se voi non ascoltate i cittadini, i cittadini vi ascoltano, e non crediamo siano molto contenti di quello che hanno visto letto o sentito oggi. Il bosco cammina, non serve mettere le mani davanti agli occhi per impedire che la profezia si realizzi”.

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Si trattò di “legittima difesa putativa”, nel senso che ci fu “una reazione perchè si è pensato che fosse un’azione propagandistica, più che un sopralluogo”. Così l’avvocato della sinta 52enne accusata di aver aggredito la consigliera comunale Lucia Borgonzoni (Lega), oggi anche sottosegretario, durante una visita al campo di via Erbosa nel 2014. La donna, ora a processo, è accusata di violenza privata e ingiurie. Il gesto della 52enne nacque dalla convinzione di aver subito “un’ingiustificata aggressione al suo diritto alla riservatezza”, aggiunge il legale, ricordando che “il domicilio si estende anche alle aree comuni, che sono comunque utilizzate solo da chi vive nel campo”. Borgonzoni, testimoniando in aula, ha assicurato che si trattò di uno dei “sopralluoghi” che “rientrano nelle prerogative dei consiglieri comunali”, non di un’iniziativa propagandistica. Allo stesso tempo, però, la leghista ha affermato che l’attuale consigliere regionale Alan Fabbri, sempre della Lega, era con lei al campo “perchè era candidato in Regione”.

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“Dovrebbe essere sufficientemente chiaro che storia e memoria non sono mai luoghi neutri, così come non sono affatto neutri monumenti, statue e opere d’arte che occupano lo spazio urbano. In un sistema diviso tra chi domina e chi è dominato, tra chi sfrutta e chi è sfruttato, tra chi ha il potere e chi non ce l’ha, la neutralità non esiste. Peggio ancora, è una menzogna, è una mistificazione usata dai potenti per occultare la realtà e perpetuare il proprio comando. Non sono neutrali le parole, la cultura, l’arte. E non sono mai neutrali i simboli. La politica è fatta di simboli, che perciò sono contesi, eretti e abbattuti, celebrati e contestati. Chi nega questa possibilità, sta semplicemente affermando l’intoccabilità del potere costituito”. E’ uno stralcio del comunicato (“Imbrattiamo la memoria del potere”) con cui Hobo torna sulla vicenda delle statue dedicate a Umberto I.