Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

People mover verso rincaro del biglietto prima dell’avvio? Comitato: “Ora ripensare tutto” | Patrick Zaky resta in carcere, prossima udienza il 16 giugno: “Da tre mesi in stato di detenzione preventiva senza comparire davanti a un pubblico ministero” | Targa in piazza dell’Unita per George Floyd | Coordinamento Murri: “Ex casema Mazzoni appartiene alla comunità”.

04 Giugno 2020 - 19:35

Non c’è ancora una data per l’avvio della monorotaia Marconi Express, che prima dell’emergenza era stato annunciato per il 7 marzo, e circola l’ipotesi di un rialzo del biglietto: “Sembra che causa distanziamento Covid – scrive il comitato No People Mover – non sia economicamente sostenibile un brucomela il cui piano economico finanziario prevede di stipare 4 persone in un metro quadro trolley compreso…Non è il virus il problema ma la testa di chi ha sostenuto fosse possibile farlo anche prima, ma anche e sopratutto di chi li ha votati o appoggiati senza mai ragionare su soluzioni migliori e fattibili già 10 anni fa, usando la stazione Sfm aeroporto costruita al grezzo.Ora è il momento di ripensare a tutto, cancellare per sempre People Mover e Passante, e basare la mobilità su un sistema integrato il cui snodo principale deve essere il treno metropolitano Sfm, accompagnato da bici e micro e macro mobilità elettrica, logistica elettrica di ultimo miglio, tecnologie avanzate di mobilità oggi ampiamente possibili e riorganizzare orari e necessità degli spostamenti in ottica smart-working. Il futuro inizia così, da questi passi”.

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Ancora altre due settimane di carcere per Patrick Zaky: “La decisione dell’ultima ‘udienza’ di Patrick è stata il rinnovo della sua detenzione senza la sua presenza né la presenza dei suoi avvocati. La prossima udienza è prevista per il 16 giugno 2020”, si legge sulla pagina Patrick Libero. “L’ultima volta che Patrick si è presentato davanti a un pubblico ministero è stata il 7 marzo, il che significa che Patrick è stato in detenzione preventiva senza presentarsi davanti a un pubblico ministero già da quasi tre mesi”.

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Noi restiamo e Rete dei comunisti hanno affisso ieri pomeriggio in piazza dell’Unità una targa in memoria di George Floyd, il 46 enne afroamericano ucciso da un poliziotto a Minneapolis, e di “tutti gli oppressi”. Sotto il volto dell’uomo si legge: “No justice, no peace”. Scrive il collettivo studentesco: “Vogliamo creare un filo rosso di solidarietà che dalla Bolognina Resistente arrivi nelle città degli States che in questi giorni si infiammano contro l’oppressione e il razzismo”, in una protesta “che sa benissimo contro chi scagliarsi: governo, polizia, ma anche sindacati complici e chi, dietro alle belle parole, riproduce le stesse ingiustizie. All’interno dei nostri quartieri, attraversati da una disuguaglianza sociale sempre più crescente, che marginalizza le fasce popolari, sappiamo da che parte schierarci”.

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“L’ex caserma Mazzoni è un bene che appartiene alla collettività e alla collettività va restituito: vogliamo che ci sia il riutilizzo delle strutture esistenti per la creazione di servizi pubblici di quartiere, scolastici, civici e sanitari, che rappresentano la reale necessità sul territorio. Un esempio su tutti: il poliambulatorio Mazzacorati, unico presidio sanitario in zona, è ospitato da una struttura estremamente datata, inadatta a garantire oggi un’adeguata ed efficiente medicina territoriale. Vogliamo un’area verde pubblica, più alberi e piste ciclabili, zero cemento e nessun incremento del traffico in quartiere”. Così il Coordinamento antifascista Murri sul suo blog, in un approfondimento sul progetto di riqualificazione della struttura dismessa, definita dal coordinamento “un’altra grande opera di speculazione edilizia”.

(foto in pagina: Gianluca Rizzello)