Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Rigenerazione No Speculazione: ieri “migliaia in piazza, viva i cittadini che sanno collegare le preoccupazioni globali con l’azione locale” | Manifesti sulla Camera del lavoro, Noi Restiamo: “Sanzionata la Cgil del SìTav” | Dopo le aule negate ai collettivi dall’Ateneo, ciclo di iniziative “per riappropriarci degli spazi universitari”.

17 Marzo 2019 - 18:28

Ieri “miglialia” di persone hanno manifestato per “portare il bosco in piazza Maggiore, viva i cittadini di Bologna che sanno collegare le preoccupazioni globali con l’azione locale”. Così il comitato Rigenerazione No Speculazione sulla manifestazione arrivata fin sotto le finestre del Comune: “Grazie a tutte e tutti! A chi ha partecipato, a chi avrebbe voluto esserci ma suo malgrado non ha potuto, a chi ha aiutato nell’organizzazione, a chi ha urlato, a chi ha camminato con le migliaia di persone (ma quanti eravamo?!?) con o senza costume da albero, a chi ci ha prestato bici, carrelli, generatori, amplificatori, a chi ha fotografato e filmato, a chi ha ballato, a chi ha suonato, a chi ha raccolto firme, venduto bandiere, fatto firmare cartoline (e cartolone). Non è presto per fare un bilancio, è stato bellissimo, e non può che produrre grandi frutti”.

* * *

“Sanzionata la Cgil del SìTav e della devastazione ambientale, a Bologna come in altre città d’Italia”. Lo segnala Noi Restiamo, che due giorni fa ha pubblicato su Facebook diverse foto che mostrano l’ingresso della sede della Camera del lavoro bolognese, in via Marconi, circondato di manifesti con su scritto “L’unica freccia rossa che attraversa la Valsusa è quella della resistenza NoTav”. Nella giornata per il clima del 15 marzo, scrive Noi Restiamo, “la sinistra filopadronale ha trovato ampio spazio di manovra per i propri intenti ricompositivi. Non è un caso che Cgil e Confindustria nelle stesse ore abbiano fatto la serrata per sbloccare i cantieri delle grandi opere. Tutto ciò ci impone alcune riflessioni in avvicinamento all’importante data del 23M“.

* * *

“La negazione di aule è diventata ormai una prassi di fronte a iniziative di critica della cultura dominante. Basti pensare alla negazione dell’aula per la presentazione di un libro sulla Palestina, sul pink-washing di Israele e sul reddito di cittadinanza“, scrive Noi Restiamo. “A questa forma di repressione della voce e della presenza studentesca non ci stiamo: per questo, da giovedì, organizzeremo una riappropriazione degli spazi universitari a partire dal cortile di via Zamboni 36”, con la presentazione dell’inchiesta “Donne sull’orlo di una crisi di numeri: una prospettiva di genere su mondo del lavoro”.