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::: Notizie brevi :::

Il Comune spende altri 800.000 euro per il telecontrollo | Risale lo smog: blocchi emergenziali del traffico in quattro province dell’area emiliana | Parte campagna per bloccare la crescita dell’aeroporto Marconi.

18 Febbraio 2020 - 18:42

Il Comune si prepara a spendere altre centinaia di migliaia di euro per il telecontrollo. L’operazione rientra nella prima variazione di bilancio del 2020 e di fatto segue il progetto già finanziato nel 2019 per l’installazione di nuove telecamere in corrispondenza di nove porte e 16 piazze della città: tramite bando, il Comune ottenne 600.000 euro su 1,1 milioni di costo del progetto (che attualmente è a gara). In seguito, però, la Prefettura ha comunicato la disponibilità di ulteriori 802.000 euro derivanti da quello stesso bando del ministero e non assegnati ad altri enti. Il Comune ha deciso di approfittarne e inserirà l’intervento nel prossimo adeguamento al Piano delle opere pubbliche: l’obiettivo è la sostituzione di una serie di telecamere del centro storico non funzionanti.

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Ancora un blocco del traffico invernale in Emilia, dovuto a tre giorni consecutivi di sforamenti dei valori limite di Pm10: le misure emergenziali scattano da oggi a Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, fino a giovedì incluso. Due giorni fa i valori più alti di polveri sottili sono stati registrati a Modena, con una media di 83 microgrammi per metro cubo di Pm10 alla centralina di via Giardini, che ha già fatto segnare la trentesima giornata fuorilegge del 2020. Polveri fuori norma domenica anche a Bologna (63 microgrammi a porta San Felice), ma almeno nel capoluogo regionale si tratta della prima giornata di sformamento dopo una serie ‘positiva’, dunque non scatteranno i divieti supplementari. Polveri alte anche in Romagna, dove nonostante la giornata festiva si sono registrati superamenti ovunque tranne che a Ravenna (comunque a 48 microgrammi, proprio sulla soglia del rosso).

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Arriva da Làbas, Tpo e Offside Pescarola una “proposta per una campagna di azione per bloccare la crescita dell’aeroporto Marconi”, il progetto ossia di ampliamento di 20.000 mq del Terminal passeggeri e di realizzazione di un parcheggio multipiano con 2.000 posti auto. Scrivono i collettivi: “Il riscaldamento globale sta raggiungendo livelli prossimi all’irreversibilità, e quello che tutti noi possiamo fare oggi è non limitare semplicemente questo cambiamento climatico ma porre le basi per strutturare un vero e proprio cambiamento di sistema. L’aeroporto Marconi è come l’albero motore di un meccanismo capitalista-estrattivista che, a livello planetario, sta portando all’autodistruzione della nostra specie, e non solo”. Si parte da un momento di “discussione cittadina, pubblica e aperta” giovedì 19 marzo.