Acabnews Bologna

::: Notizie brevi :::

Il comitato Salviamo il Cierrebi strappa un impegno al Comune per lo spostamento dell’antenna installata lo scorso agosto | I riders inviano le proprie rivendicazioni a Domino’s: “Pronti a mobilitarci” | Così gli inquinanti si ‘moltiplicano’ in aria.

10 Gennaio 2020 - 19:40

Il comitato Salviamo il Cierrebi strappa un impegno al Comune di Bologna per ottenere lo spostamento della contestata antenna per telefonia installata nell’area lo scorso agosto. La novità è emersa ieri durante un Consiglio straordinario del Quartiere Saragozza. L’assessore Marco Lombardo “si è impegnato a contattare la Wind per richiedere lo spostamento” e un funzionario comunale “si è impegnato a verificare la possibilità tecnica dello spostamento richiesto”, riferisce il comitato: “Sarà difficile ma non impossibile. Ringraziamo per gli impegni presi che non mancheremo di verificare sul campo”.

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“Durante la prima assemblea retribuita i lavoratori e le lavoratrici di Domino’s hanno deciso di costruire una piattaforma rivendicativa stilando una lettera fatta pervenire all’azienda tramite i nostri canali”, riferisce Riders Union. Tra le richieste: passaggio dei contratti co.co.co a contratti di subordinazione; applicazione a tutti i lavoratori del Ccnl Commercio; rispetto dei termini previsti dalla Carta dei diritti fondamentali dei lavoratori digitali in contesto urbano, la quale prevede l’interruzione del servizio in condizioni metereologiche che non permettono un sicuro espletamento del servizio. “Aspettiamo una risposta da parte dell’azienda che è stata sollecitata ad incontrare i suo dipendenti e una nostra delegazione. Da parte nostra restiamo pronti a mobilitarci qualora la risposta di Domino’s dovesse risultare insufficiente o inadeguata rispetto alle richieste seguite a mesi di ingiustizie e prevaricazioni nei confronti dei nostri colleghi e delle nostre colleghe”.

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L’emissione di inquinanti in aria ammorba l’aria due volte. Infatti, secondo un recente studio dell’Arpae,  l”inquinamento che pesa sull’Emilia-Romagna non è solamente prodotto in maniera diretta dal traffico o dalle industrie: queste sostanze inquinanti in aria, combinate tra loro, finiscono per ‘moltiplicare’ le polveri sottili. Lo smog che anche in questi giorni desta preoccupazione, insomma, è frutto sia delle emissioni dirette di traffico, industrie e riscaldamento, sia della formazione di nuove polveri secondarie direttamente in atmosfera a seguito di reazioni chimiche. Inquinanti secondari che arrivano a “comporre fino alla metà dell’intera massa delle Pm2,5”. Lo studio sulle polveri ultrasottili è stato effettuato grazie a misurazioni fatte nel semestre tra l’1 ottobre 2018 al 31 marzo 2019 in quattro stazioni di monitoraggio: Bologna, Molinella, Parma e Rimini.