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::: Notizie brevi :::

E Merola tira fuori dal cilindro: “Presto novità sullo sblocco dell’ex caserma Sani” | Unione Inquilini in presidio a Valsamoggia per il diritto all’abitare | Grassroots chiude: “Dite al Comune che è un delitto” | Operaio trovato morto, non si esclude incidente sul lavoro.

20 Dicembre 2019 - 18:36

Guarda caso, il rischio di uno sgombero dell’ex caserma Sani si fa più concreto e nelle stesse ore l’amministrazione comunale tira fuori dal cilindro la promessa che a breve “ci saranno novità” sul complesso, dopo anni di inutilizzo. Ne ha parlato oggi il sindaco Virginio Merola mettendo in un grande calderone l’espansione a nord della Fiera, il tecnopolo, i progetti di Unipol per l’ex Samputensili e anche l’ex Sani. “A febbraio ci saranno novità sulla caserma Sani, ve le diremo allora. Abbiamo, però, avuto un incontro molto positivo per sbloccare l’opera, che entrerà in questo contesto”, dice il sindaco a margine della presentazione dei progetti della Fiera. “Il Passante prevede un bosco al parco Nord. Si aggiunge un’idea bellissima di collegarlo alla città con un ponte verde e di fare della Fiera un luogo di ritrovo per Bologna grazie al giardino, agli eventi e agli spettacoli. Questo è un progetto urbanistico che davvero ridisegna il volto della Bolognina”, sottolinea Merola, aggiungendo che “sarà necessario mettere insieme quello che si sta facendo al Tecnopolo, l’ex caserma Sani, le aree dismesse dell’ex Samputensili. Chiamerò’ tutti i soggetti coinvolti per condividere un masterplan collettivo. Approfitteremo dell’avvio del progetto della Fiera per disegnare in modo definitivo questa parte della città”.

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Presidio per il diritto all’abitare a Valsamoggia, due sere fa, durante il Consiglio comunale. Al centro della protesta la situazione degli abitanti dell’immobile di via Marconi 24 in località Savigno: “Il piccolo condominio in gestione diretta del comune ed escluso dai bandi Erp, perché destinato all’emergenza abitativa- racconta l’Unione Inquilini– versa in condizioni al limite dell’inagibilità: importanti infiltrazioni d’acqua meteorica stanno creando forti disagi e un ambiente malsano in cui vivere. La situazione è ben nota all’amministrazione da almeno quattro anni ma solo ora, dopo un intervento tampone in economia rivelatosi assolutamente inutile, sono stati messi a bilancio 2020 i soldi per una ristrutturazione strutturale. Tra gli altri problemi di cui siamo stati informati citiamo anche la gestione delle bollette dell’acqua e l’uso delle cantine, formalmente pertinenti agli alloggi assegnati ma di fatto interdette agli inquilini perché destinate ad altro uso, questioni di cui non si è fatta parola durante la seduta”.

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“Il 21 dicembre si chiude”, annuncia l’osteria-libreria Grassroots, che nei mesi scorsi aveva lanciato una campagna di sostegno per tenere aperti i locali di via dei Lamponi: “I profitti (al momento) non bastano a pagare affitti spropositati, ma le persone che lo hanno vissuto e abitato come una seconda casa chiedono al Comune di Bologna una soluzione diversa per non perdere questo posto, diventato per tanti ormai indispensabile. Chi può, dica forte a chi decide a Bologna, che chiudere il Grassroots è un delitto. Ed un vero peccato capitale”. Messaggi ribaditi anche da diversi frequentatori dello spazio, che hanno deciso di prendere pubblicamente parola con un video disponibile sulla pagina Facebook di Grassroots. In programma per domani un “bye bye party”, fanno sapere i gestori: “Chi vuole può suonare dipingere i murri, cantare e arrabbiarsi con noi”.

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Un ragazzo di 27 anni che lavorava in una fattoria di Valsamoggia è stato trovato morto stamattina in un macchinario trincia paglia. I Carabinieri hanno avviato gli accertamenti per capire le cause del decesso: non si esclude che possa essersi trattato di un malore o di un incidente sul lavoro.