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::: Notizie brevi :::

Riders di Just Eat davanti alla Prefettura: al silenzio dell’azienda “rispondiamo alzando la voce!” | Usb su Tper: “Crescente disagio delle lavoratrici e lavoratori del settore”, si apra “una istruttoria” | Cas di via Mattei, Usb: Necessario “un tavolo su tutta l’accoglienza, insieme ai migranti e ai lavoratori”.

18 Novembre 2019 - 18:33

“La nostra protesta non si ferma nonostante il muro di silenzio oppostoci da Just Eat!” Lo ha scritto alcune ora fa la pagina facebook Riders di Just Eat – Bologna segnalando un presidio dei lavoratori davanti alla Prefettura: “Alla nostra richiesta di un tavolo per il reintegro dei lavoratori licenziati e per discutere delle svilenti condizioni di lavoro a cui siamo sottoposti l’azienda non si è nemmeno degnata di rispondere, ma ciò non ci ferma, ci unisce ancora di più nella rabbia! Chiediamo alla città tutta di sostenerci nella lotta! Al vostro silenzio rispondiamo alzando la voce! Non ci fermiamo!”. Il post è stato rilanciato anche da Social Log.

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“Come organizzazione sindacale riteniamo non rinviabile l’apertura di una riflessione complessiva sul sistema del trasporto pubblico e della mobilità nella nostra città e nel territorio. Le condizioni di crescente disagio delle lavoratrici e lavoratori del settore, sia dipendenti diretti di Tper che indiretti e gestiti tramite affidamenti e appalti esterni, sono l’aspetto di un più generale stato di disarticolazione e di assenza di governance pubblica e socialmente orientata dell’attuale sistema”. A dirlo in conferenza stampa questa mattina sono stati i lavoratori di Usb Bologna, che invitano – nonostante “l’atteggiamento complessivo e la mancanza di piena collaborazione della direzione Tper anche in sede istituzionale” – ad aprire “una istruttoria” che abbia le seguenti tematiche: “1. progetti e investimenti per lo sviluppo della mobilità pubblica nel territorio; 2. organizzazione aziendale, partecipazioni societarie, affidamenti e gestione dei servizi in appalto nel sistema per la mobilità ed il trasporto pubblico locale; 3. politiche per la riduzione della mobilità privata e tutela ambientale”.

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Giovedì scorso – segnala Usb Coop Sociali – si è tenuto un “presidio sotto la sede della città metropolitana con i lavoratori e le lavoratrici dell’accoglienza. In questo momento una delegazione sta partecipando al tavolo sulla riapertura del Cas in via Mattei, ma noi vogliamo che si apra un tavolo su tutta l’accoglienza, insieme ai migranti e ai lavoratori”. I manifestanti hanno anche appeso uno striscione che recitava: “Le vostre priorità, smantellamento dell’accoglienza e precarietà!”.