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“Basta paura”, nuova mobilitazione dei migranti | Coordinamento precari-ie scuola: “Massima solidarietà alle iniziative come quella del Copernico I La storia di Hajiba: “Ecco perchè sciopero l’8 marzo” | Mediterranea chiama a raccolta tutti i sostenitori | Performance in piazza Re Enzo per SapeResistente.

03 Marzo 2019 - 18:33

Corteo migranti (foto di Giulio Cicanese, repertorio Zic.it)I migranti tornano in piazza. “Dobbiamo farla finita con il tempo della paura! È il momento di prendere parola insieme, migranti e italiani, contro il razzismo del governo e delle commissioni territoriali, delle questure e delle prefetture, contro lo sfruttamento a cui sono sottoposti anche i e le richiedenti asilo nei magazzini, nelle fabbriche e nelle case. Non accettiamo che le istituzioni razziste decidano sulla vita dei migranti, tenendoli sotto la minaccia della clandestinità e dell’espulsione, per garantire la certezza dello sfruttamento. Non accettiamo che il comune di Bologna e di altre città della regione facciano dell’antirazzismo un simbolo dietro cui nascondere la loro complicità con le politiche del governo. Contro tutto questo facciamo appello a tutte le associazioni di migranti, alle realtà antirazziste, alle scuole di italiano, a tutte e tutti coloro che in questi anni hanno rifiutato il razzismo istituzionale, per scendere in piazza il 6 aprile, perché le donne e gli uomini migranti non vogliono essere né sfruttati né clandestini, perché la loro libertà è la libertà di tutte e tutti”. A firmare l’appello sono Coordinamento Migranti, Asahi Modena, Ass.ne senegalese Chaikh Anta Diop, Ass.ne lavoratori marocchini, Ass.ne Eritrea democratica, Ass.ne Sopra i Ponti, Comunità Pakistana Bologna, Diaspora Africana Modena, Diaspora Ivoriana d’Emilia Romagna e Unione Sindacale Italiana.

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“Gli attacchi di esponenti della Lega, di Forza Italia e Fratelli d’Italia ai docenti dell’istituto Copernico di Bologna sono gravi e li leggiamo come un pericoloso attacco al ruolo della scuola pubblica, alla libertà d’insegnamento e al compito dei docenti, che sempre più si confrontano col vuoto della società che circonda tutti”, scrive il Coordinamento precari/-ie della scuola di Bologna. “E inaccettabile riteniamo il tentativo distrumentalizzare tali iniziative da parte di partiti e soggetti la cui politica nel campo delle migrazioni ha preceduto e preparato il campo a quella attuale, che si discosta nei toni ma non nella sostanza rispetto alla violazione dei diritti umani. Esprimiamo la massima solidarietà a tutte le esperienze che si stanno sviluppando negli ambiti dell’istruzione  e non possiamo che augurarci maggior coraggio da parte di tutti i docenti nel difendere un insegnamento che sia degno di questo nome e una scuola pubblica aperta e solidale”.

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Verso lo sciopero globale delle donne del prossimo 8 marzo, il Coordinamento Migranti pubblica un’intervista ad Hajiba, donna migrante che vive in Italia dal 1990, che “racconta senza mezzi termini come il razzismo istituzionale ostacola in ogni modo l’autonomia delle donne, vincolando il loro permesso di soggiorno a quello dei mariti e aumentando il loro sfruttamento dentro e fuori casa”. Racconta Hajiba: “Un lavoro a chiamata 2-3 ore a settimana, sbattuta di qua le di là per Bologna e provincia, a fare mediazioni in questura, ospedali, poliambulatori, Sprar, strutture di accoglienza etc. Non riesco a vivere con quel lavoro, non è garantito per niente. Sto facendo le pulizie, ho un contratto come collaboratrice domestica per una signora anziana. Nel frattempo vado a fare queste ore di mediazione. Per ora il mio reddito è quello e il mio permesso non è mai più di un anno o due. Non ho ancora un reddito sufficiente per chiedere né la cittadinanza né la carta di soggiorno. Anche adesso ho solo la ricevuta di rinnovo. Non so cosa succederà tra un anno o due… con Salvini, davvero non so. Per questo sciopero: vuoi altri motivi?”. Sul sito Coordinamentomigranti.org è disponibile l’intervista integrale.

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Mediterranea chiama a raccolta tutti coloro che sostengono il progetto: “Invitiamo tutte e tutti all’assemblea di Mediterranea Saving Humans a Bologna, verso la due giorni che ci sarà a Roma il 6 e 7 aprile”. L’appuntamento è per il 9 marzo al Tpo: “Vogliamo tessere insieme i tanti pezzi di società che in questi mesi si sono attivati con Mediterranea, avviare collettivamente un processo di attivazione a terra, confrontarci insieme alle tante e ai tanti che quotidianamente costruiscono pratiche di solidarietà e di disobbedienza alle leggi ingiuste.  Insieme vogliamo creare un ponte tra mare e terra, ripartire dalle centinaia di iniziative, assemblee, dibattiti, eventi di raccolta fondi che si susseguono in tante città. Quella del 9 marzo sarà un’assemblea aperta a tutte le voci e a tutti i contributi di chi vorrà sostenere e fare parte di Mediterranea”.

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“Cosa possono i Saperi per navigare controcorrente e opporsi all’attuale barbarie?”. Dopo il tentativo dell’Università di negare gli spazi di Palazzo Hercolani, come raccontato da Saperi Naviganti, ieri la tre giorni di SapeResistente si è conclusa in piazza Re Enzo con l’iniziativa “I saperi e l’arte scendono in piazza”, con perfomances artistiche in collaborazione con Atlas of Transitions.