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Just Eat, protesta dei riders all’Inail: “Con nuovo contratto nè assicurazione, nè copertura per gli infortuni” | Consiglio comunale approva misure di indirizzo dopo l’Istruttoria sulla casa, Pensare Urbano e Unione Inquilini: “Ora i fatti” | Strage, dal video della tv locale “nessun elemento per ulteriori sviluppi”.

29 Ottobre 2019 - 19:19

Dopo le ripetute mobilitazioni della scorsa settimana, riecco i riders in lotta contro i licenziamenti di Just Eat e le condizioni imposte dal nuovo contratto: oggi nuova protesta con un’incursione in una sede Inail. “La lotta dei riders non si arresta! Siamo oggi all’Inail per denunciare non solo i vergognosi licenziamenti di Just Eat, ma anche le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i neoassunti. Senza un contratto, senza un’assicurazione, senza alcuna copertura per gli infortuni che sono in costante aumento nella nostra città e nel resto d’Italia. Senza scelta nè contratto, nessun rider è soddisfatto”, si legge sulla pagina Riders di Just Eat – Bologna.

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Ieri si è concluso l’iter dell’Istruttoria sul disagio abitativo, con un ordine del giorno approvato da Pd, Coalizione civica, M5s, Città comune e gruppo misto. “Al netto di alcune premesse che non possiamo condividere- commenta Pensare Urbano– il dispositivo prevede le seguenti misure di indirizzo. Stop alla svendita del patrimonio pubblico, stop al consumo di suolo, finanziamento di un fondo di garanzia per il sostegno all’affitto, revisione del contratto a canone concordato studentesco, pesantemente sotto-utilizzato, individuazione di una metodologia di regolamentazione delle piattaforme turistiche a livello comunale, tramite un tavolo di lavoro pubblico, attuazione immediata del codice unico identificativo per gli host, previsto dalla legge regionale, e infine l’integrazione degli studenti fuori sede tra i beneficiari di Edilizia Residenziale Sociale. Ovviamente non possiamo che essere soddisfatti di un simile risultato, ma sappiamo perfettamente che non basta. Gli indirizzi approvati oggi dovranno avere attuazione”. Soddisfazione anche da parte di Unione Inquilini, ma “non ci possiamo fermare solo alle parole e ad esse vanno fatte seguire i fatti affinché i principi che si enunciano nell’ordine del giorno non sia solo una boutade dell’amministrazione comunale in vista delle elezioni regionali di gennaio”.

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“Nessuna delle ricerche effettuata ha fornito dei risultati utili per ulteriori sviluppi”. Questo l’esito degli approfondimenti condotti dalla Polizia scientifica di Roma sul video girato da una tv locale nel giorno della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980. I tecnici della Polizia scientifica erano stati incaricati di individuare tra le persone riprese qualcuno che poteva “non essere estraneo” all’attentato, questo nell’ambito del processo per concorso nella strage a carico dell’ex Nar Gilberto Cavallini. Complessivamente, nel filmato sono stati individuati 43.996 immagini di volti, poi man mano ridotte a 167 soggetti su cui svolgere ulteriori verifiche attraverso il Sari (Sistema automatico di riconoscimento delle immagini): “La lista dei candidati è stata analizzata manualmente alla ricerca di possibili soggetti da sottoporre ad approfondimenti”, ma “nessuna delle ricerche effettuate- concludono i periti- ha fornito dei risultati utili per ulteriori sviluppi”.