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«Non mi uccise la morte» al Festival Sociale delle Culture Antifasciste

Domenica presentazione dell’instant-book sul caso Cucchi con autori e familiari di Stefano. Ma anche un documentario sulla Lega Nord, Saverio Ferrari e teatro col Tinello di Vag61. Martedì “La Zona del Silenzio” di Antonini e Spataro

26 Maggio 2010 - 23:12

Domenica 30 maggio, terzo dei dieci giorni del secondo Festival Sociale delle Culture Antifasciste, verrà presentato alle ore 11  “Non mi uccise la morte“, libro di Luca Moretti e Toni Bruno sulla vicenda di Stefano Cucchi, «arrestato a Roma il 15 ottobre del 2009, tradotto in carere e mai più uscito vivo». Ci saranno gli autori e i familiari del giovane.

E’ una delle molteplici iniziative presentate stamattina nella conferenza stampa indetta dagli organizzatori del Festival, che si terrà dal 28 maggio al 6 giugno al Parco di Via Togliatti

Nella stessa giornata di domenica 30 segnaliamo alle 18 la proiezione di “Giussano. An instant north blues“.  Il documentario ricerca «i punti oscuri e quelli cardine» della propaganda della Lega Nord »indagando la concezione di territorio, di appartenenza e di origine» e «analizzando le teorie politiche sull’immigrazione». La proiezione è abbinata ad un dibattito che prevede anche la presentazione dell’ultimo libro di Saverio Ferrari, uno dei più attenti studiosi del fenomeno neofascista:”Lo stato dell’arte sulle nuove destre“. Saranno presenti sia Ferrari sia gli autori del documentario: Anna Romani, Fausto Di Quarto, Enrico Masi, Stefano Croci e Stefano Migliore.

Sempre domenica, alle 20, andrà in scena la compagnia del Tinello di Vag61, con “Ci vuole memoria, per resistere“.

Il tema delle vittime della violenza di stato torna martedì 1 giugno, alle 16, quando in occasione della presentazione della graphic novel di Checchino Antonini e Alessio Spataro “La Zona del Silenzio” sull’omicidio Aldrovandi (tratta da un racconto di Antonini ripubblicato anche da noi di Zic) sono stati, oltre a Lino Aldrovandi, padre di Federico, avvocati e familiari  di Manuel Eliantonio, Stefano FrapportiAldo BianzinoGiuseppe Uva.