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“Non chiamatela Disneyland del cibo”. E a Fico spunta il luna park.

Nel centro commerciale sorgerà un parco divertimenti da 6.500 metri quadrati per un progetto da 11 milioni di euro. Intanto dall’1 gennaio Tper ha sostituito i fallimentari Ficobus, che viaggiavano semivuoti, con mezzi più piccoli.

03 Gennaio 2019 - 15:53

“Non chiamatela Disneyland del cibo”, dicevano agli albori di Fico nel propagandare e meglio vendere la nascita di Fico. “Non chiamatela Disneyland del cibo”, dicevano, pure sdegnati. Dicasi “parco agroalimentare”, che dà tutto un altro tono e ben si sposa con la retorica del progetto incentrato sull’educazione alimentare, il modello della fattoria didattica, la biodiversità, la sostenibilità, la genuinità…

E ora? E’ passato appena un anno dall’apertura dei battenti e a Fico si annuncia l’apertura, candida candida come una mozzarella made in Eataly, di un bel luna park. Un vero parco divertimenti, con le giostre di un parco divertimenti. Già oggi di attrazioni ludiche ce ne sono quattro, ma hanno una qualche impronta didattica e non di vere giostre si può parlare. Di tutt’altra natura il nuovo progetto: un luna park nel senso stretto della parola, che occuperà un’area di 6.500 metri quadrati con 12 attrazioni a tema (ispirate, cioè, al mondo della fattoria). Si parla di un progetto di ben 11 milioni di euro, che sarà realizzato da una delle più grandi aziende italiane del settore, la stessa che ha ristrutturato e gestisce il famoso parco divertimenti di Coney Island a New York.

Di contro, a partire dall’1 gennaio, l’azienda di trasporti Tper ha deciso di sostituire i cosiddetti Ficobus – che dovevano servire a trasportare i visitatori dalla stazione Centrale fino al parco e per i quali venivano utilizzati i mezzi più grandi e capienti in circolazione, quelli da 148 posti – con mezzi più piccoli. Vale la pena ricordare che, stando ai dati resi pubblici nel marzo 2018, la media di passeggeri ammontava a circa sei persona per corsa. Anche le imponenti réclame del parco che si potevano leggere sulle fiancate dei bus diretti a Fico sono sparite, archiviate dopo essere state offerte a prezzi agevolati solo per il parco agroalimentare. Insomma, pare proprio che il rilancio dell’impresa di Farinetti dovrà passare da qualche nuova giostra: “Venghino signori, venghino”. Ma per carità, non chiamatela “Disneyland del cibo”…