Acabnews Bologna

“No all’Università azienda”, interrotto il Cda

Blitz degli “student* in mobilitazione” in rettorato, partendo dal presidio convocato davanti a Lettere. I manifestanti arrivano fin dentro la sala dove si svolge il Cda, al grido di “Meno tasse e soldi agli studenti”.

27 Novembre 2012 - 15:57

Come studenti e studentesse in mobilitazione abbiamo effettuato oggi una forte contestazione al c.d.a. dell’Alma Mater. L´abbiamo fatto perché credevamo importante fare sapere alla città e a chi attraversa la nostra università che il c.d.a. dell’Unibo è un luogo dove siedono rappresentanti di aziende, rappresentanti di studenti che in realtà non rappresentano nessuno, baroni di lungo corso, che speculano sul futuro di tutti noi.

Ma soprattutto che il c.d.a. è il luogo dove divengono materiali i tagli previsti dall’accoppiata Riforma Gelmini/Spending review, che da sempre contestiamo. Politiche di tagli e austerity che l´università, senza prendere mai pubblicamente parola, ha silenziosamente approvato e messo in atto proprio in queste stanze di cda e senati accademici vari.

E siccome negli anni abbiamo sempre chiesto all’università di schierarsi e questa non l´ha mai fatto..la parola passa alle lotte, sena alcuna mediazione e voglia di ascoltare le solite parole portate via dal vento!

Sappiamo che dal 2013 ingegneria sarà a numero chiuso, sappiamo in che condizioni versa la biblioteca universitaria del 33 e le biblioteche di facoltà come quelle di Storia e Scienze Politiche.

Sappiamo che i fondi per borse di studio e diritto allo studio in generale saranno sempre più tagliati, mentre parallelamente si tolgono le tasse a pochi “meritevoli” per innalzarle a fuoricorso e a studenti lavoratori che in certi standard di merito non riescono ad entrarci.

Sappiamo che gli affitti costano sempre più caro, che le tasse universitarie aumentano mentre l’università spende soldi in negozi di merchandising come quello sanzionato da lanci di uova all’incrocio tra via Zamboni e via del Guasto.

E ci sarebbero molte altre cose da dire: mense private e costosissime, lavoro nero costante presente negli stage e nei tirocini, sempre meno posti negli studentati… Tutto effetto dei tagli di cui sopra…

Il #6d , un 6 dicembre di mobilitazione in tutta Italia lanciata dalla rete degli studenti medi StudAut, saremo in piazza come studenti e studentesse dell´università. La nostra battaglia è comune a quella degli studenti medi che in questi mesi hanno occupato strade e piazze ed oggi a Bologna come in tutta Italia occupano le scuole per creare nuove relazioni sociali in tempo di crisi e creare nuovi momenti di lotta come il 5 ottobre e lo scorso 14 novembre.

Prossimo appuntamento di lotta sarà un´assemblea di ateneo giovedì 29 novembre alle 17 in via Zamboni 38, per costruire la partecipazione universitaria al corteo del 6 dicembre.

Student* in mobilitazione