Rimandata nuovamente la possibilità di uscire dal carcere per lo studente dell’Università di Bologna arrestato lo scorso febbraio per reati d’opinione e che “dal 23 marzo si trova in un limbo”, non essendo stato rinnovato il provvedimento che lo trattiene.
Dopo essere stata posticipata per tre settimane di seguito, oggi è stata nuovamente rinviata l’udienza che avrebbe potuto portare alla scarcerazione di Patrick George Zaky, l’attivista e ricercatore egiziano dell’Università di Bologna in carcere dall’8 febbraio scorso per reati d’opinione. “Nessuno dei detenuti per i quali oggi era prevista l’udienza presso l’ufficio del procuratore è comparso in aula” e “questa volta non è stata neanche comunicata la data del prossimo rinvio”: è quanto spiegano i rappresentanti dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), ong con cui Patrick collabora e che gli sta fornendo supporto legale. Solidali e amici dello studente sulla pagina Facebook della campagna Patrick libero sottolineano come oggi siano passati già quindici giorni trascorsi da Patrick in carcere “senza motivi legali, poiché i giorni di detenzione cautelare precedentemente ordinati (emessi l’8 febbraio, 22 febbraio e 7 marzo) sono terminati il 23 marzo, lasciandolo da quella data in un limbo legale . Questa volta non siamo stati nemmeno informati della data della prossima sessione, e agli avvocati di Patrick è stato detto di controllare la data della sessione di sabato 11 aprile”.