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Nidi, sciopero e manifestazione: il Comune chiude le porte

Oggi “massiccia adesione” all’astensione dal lavoro promossa da Sgb, Cobas, Adi e Usb. Presidio nel cortile di Palazzo D’Accursio: i manifestanti trovano l’accesso ai piani superiori sbarrato dalla polizia, poi ottengono un incontro con i capigruppo del Consiglio comunale.

13 Luglio 2020 - 21:05
Si è svolto oggi lo sciopero del personale del Comune impiegato nei servizi educativi convocato da Sgb, Cobas e Adi (con presidio dalla sede dell’Ies e corteo fino a Palazzo D’Accursio) e dall’Usb. La protesta si è resa visibile con un sit-in nel cortile del Comune e i manifestanti, all’inizio dello scalone che porta ai piani superiori, dove si stava svolgendo il Consiglio comunale, si sono trovati di fronte un cordone di polizia ad impedire l’accesso. Sindacati e lavoratori sono però riusciti ad ottenere un incontro con i capigruppo del Consiglio. Della Giunta, invece, non si è fatto vedere nessuno. Sgb riferisce di una “massiccia adesione allo sciopero”, con una percentuale “superiore al 90%”. Ora “la Giunta e i consiglieri comunali intellettualmente onesti ascoltino le ragioni dello sciopero e obblighino Merola e il vero reggente del Comune, il direttore generale nonché capo di gabinetto, Montalto, a ripristinare un livello minimo di democrazia che permetta a chi lavora di svolgere appieno la propria funzione pubblica senza le mortificazioni professionali a cui vengono continuamente sottoposte. Una funzione che per noi è di salvaguardia del servizio pubblico contro i tagli al personale e alle risorse, contro le privatizzazioni ed il finanziamento alle scuole private”, scrive Sgb.

Anche l’Usb parla di sciopero “partecipato”  e attacca il Comune: “Dopo l’assenza dell’amministrazione al tentativo di conciliazione in Prefettura la settimana scorsa, anche oggi durante il presidio a Palazzo D’Accursio è proseguito l’atteggiamento arrogante di chi, anziché ascoltare le richieste dei lavoratori e delle lavoratrici, ha schierato le forze dell’ordine all’ingresso. Grazie alla determinazione del presidio i capigruppo del Consiglio Comunale hanno incontrato una delegazione dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno nuovamente denunciato l’assenza di democrazia sindacale nel comune di Bologna, dove fino a oggi hanno trovato udienza solo Cgil Cisl e Uil, e hanno espresso forti rimostranze rispetto alla mancanza di sicurezza del personale e dei bambini in una fase così delicata in cui il progetto educativo doveva essere programmato e discusso con tutte le parti sociali. Guardiamo a settembre con preoccupazione e non esiteremo a scendere nuovamente in piazza se ancora una volta l’amministrazione si rifiuterà di confrontarsi con tutti i soggetti coinvolti non solo per la riapertura dei nidi, ma per tutti gli uffici comunali”.