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“Natale buono”? Eataly nega lo sconto

Eat the Rich: “Ci consoliamo perché avremo presto modo di rivedere Farinetti”, lunedì in città per presentare Fico: nel pomeriggio manifestazione da piazza Verdi.

09 Dicembre 2016 - 12:59

Buono Eataly (foto fb Rete Eat the Rich)“Ci siamo chiesti se dopo tutti i regali che ha ricevuto negli anni dalle varie amministrazioni, per questo natale Oscar Farinetti avesse intenzione di farne qualcuno anche alle precarie e a i precari, ai meno abbienti di questa città”. È quanto ha scritto nella tarda nottata di ieri la Rete Eat the Rich sulla propria pagina facebook.

Dunque, sono stati distribuiti diversi buoni sconto Eataly come quello nella foto qui in pagina e in tanti lo hanno presentato alle casse dell’Ambasciatori Com’è andata? “La risposta è stata negativa – racconta Eat the Rich – alle tante persone che oggi sono entrate nel punto vendita presentando uno sconto del 50% (in un luogo dove 1kg di pasta costa 4.5€ ) è stata negato, ma ci consoliamo perché avremo presto modo di rivedere il patron di Eataly. Il 12 dicembre Oscar Farinetti sarà in città per rilanciare il progetto F.I.CO. accompagnato da tutte le istituzioni cittadine. Di rientro da New York insieme al sindaco Merola, incontra nell’aula di Santa Lucia le altre figure che compongono il governo di questa città (dal rettore Ubertini al presidente della regione Bonaccini, da Ratti direttore del ‘Senseable city lab’, all’immancabile Andrea Segré) per presentare una grande e dannosa opera in pianta stabile. Il 1 dicembre ci siamo incontrati in tanti e tante in un’assemblea pubblica ad Xm24. Abbiamo intenzione di mettere in campo la nostra alternativa concreta, abbiamo intenzione di rovinargli la festa. Dalle 16 in piazza Verdi merenda sociale, dalle 17,30 corteo cittadino terminerà al mercato contadino di Campi Aperti!”.

Perché protestare contro Eataly e Farinetti? “La storia di Eataly parla chiaro e non bastano le etichette verdi a rendere il loro modello di capitalismo ‘buono e giusto’ come vorrebbero venderlo – si legge sul social network – dall’idea di un imprenditore arricchitosi vendendo elettronica nasce uno dei più grandi marchi di distribuzione di cibo a livello internazionale che ad oggi può contare su oltre 40 punti vendita in tre diversi continenti e persino nelle crociere e nelle autostrade. Ma tutto questo è stato possibile a   partire da una salda alleanza con il Partito Democratico e Coop Italia (socia al 40%). Dal 2005 ad oggi le amministrazioni PD delle grandi città italiane si sono prodigate nel regalare concessioni, creare finti appalti senza gara, donare edifici e sostenere gli affari di Eataly che in cambio ha sempre infiocchettato questi luoghi trasformandoli in templi del consumo spettacolarizzato (seppur ammantandoli di una presunta “giusta etica” del cibo di lusso). Pensiamo al primo grande regalo che gli fece la giunta torinese guidata da Chiamparino concedendo a titolo gratuito gli spazi di una fabbrica nella zona del Lingotto, ma ovviamente ci riferiamo anche ad Expo 2015 dove Eataly si è affermata come soggetto leader del grande evento aggiudicandosi (senza gara anche in questo caso) ampi spazi e un notevole potere di indirizzo politico su un evento che sappiamo tutti cosa ha rappresentato e lasciato in termini negativi sul territorio. Ma la nuova trovata di Oscar Farinetti prenderà forma proprio a Bologna dove la giunta Merola da anni ha concesso gli spazi del CAAB a prezzi irrisori per la costruzione del F.I.CO. (Fabbrica italiana contadina) – Eataly world, o la Disneyland del cibo, come da tempo viene definita. Una grande opera in pianta stabile che avrebbe dovuto rappresentare il proseguo di EXPO, ma che ancora è in costruzione e si prevede aprirà nel 2017 ridisegnando le geografie della nostra città, portando altri denari nelle tasche dei soliti noti e portando nuovo cemento, nuova speculazione e qualche posto di lavoro probabilmente instabile e sottopagato come è noto vuole il modello farinettiano”.